MONTECATINI - Il coordinamento comunale del Pdl interviene sulla candidatura a sindaco per il 2014.

"In questi giorni sembra esserci un tentativo di alcune forze politiche di centro destra di condizionare riuniti nel chiuso di una stanza la candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative. Ci auguriamo che dietro a queste posizioni non si celi la volontà di evitare il metodo democratico della scelta del candidato a sindaco per logiche che sono oscure, come nascosti sono i fini che determinano quest'improvviso attivismo estivo. Questo si che sarebbe il ritorno a vecchie logiche di una politica tendente a calpestare la volontà dei cittadini mentre per quanto ci riguarda vogliamo far partecipare gli elettori alla scelta del candidato sindaco.

La parola rinnovamento in bocca a gente che fa politica da molto tempo è inoltre una cosa bizzarra. Il candidato sindaco del centro destra deve veramente essere scelto dai cittadini e, se non va bene il sondaggio, l'altro serio e comprovato metodo per sceglierlo sono le primarie. Primarie di coalizione aperte a tutte le forze politiche e civiche che si sentono alternative o concorrenti con la giunta Bellandi e dove potranno esprimere il proprio voto tutti coloro che accetteranno di sottoscrivere un manifesto di contrarietà all'attuale giunta indipendentemente dalla iscrizione a questo o quel partito. 

Se davvero le sigle di partito che in queste settimane hanno affermato di non condividere il sondaggio tengono alla compattezza del centro destra, alla rinascita della città e credono in un metodo democratico, fuori dai giochi di potere, presentino il loro candidato con le sue idee e accettino le primarie di coalizione, trasparenti e con l'esclusivo obiettivo di far emergere il programma ed il consenso individuale e di gruppo di quella persona che dovrà provare a vincere le elezioni. 

Dopo non ci potrà essere più alcuna ambiguità. O il sondaggio o le primarie: uno dei 2 sistemi deve essere accettato poiché in caso contrario sarà svelato un mero piano di destabilizzazione da parte di una minoranza che si sveglia dal torpore solo in prossimità delle campagne elettorali. La devastante crisi impone infatti scelte celeri ed alla luce del sole".