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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

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MONTECATINI
Tutto sulla Tares: il passato, il presente, il futuro e tutti gli sgravi per il 2014

25/12/2013 - 16:09

L'amministrazione si affida a "Montecatini Inform@" per fare alcune precisazioni sulla Tares.


"Il passato: alcune premesse.

Nel 2011 cade il governo Berlusconi e viene incaricato un tecnico, Mario Monti. Dal suo governo nasce l’art. 14 del Dl 201/2011 che introduce la Tares (nuovo tributo sui rifiuti e altri servizi indivisibili) e la sua copertura totale da parte dei cittadini, anziché parziale come era precedentemente. Risultato: i conti dello Stato beneficiano immediatamente di una enorme riduzione di costi, i quali sono riversati sulle famiglie e sulle imprese, da lì a un anno (l’entrata in vigore era prevista per il 2013), senza peraltro introdurre allora l’obbligo o la possibilità forzosa da parte dei comuni di rivedere i propri contratti con i gestori di rifiuti per  aumentare la percentuale di raccolta differenziata, che ne avrebbe abbassato il costo. Una legge basata interamente sulle spalle dei cittadini, e che usa gli enti locali come esattori per conto dello Stato, umiliandone le autonomie.

 

Ad aprile del 2013, il  Dl n. 35 , votato dal governo Monti sfiduciato e 20 giorni prima del giuramento di Letta, (28 aprile 2013), introduce alcune “aggravanti” sulla Tares, ovvero fissa i termini per  la riscossione, stabilisce un aumento per i servizi indivisibili, l'affidamento della riscossione spontanea e la tassazione delle aree scoperte.


Termini di riscossione: dopo una serie di errori madornali, di modifiche ed emendamenti, sostanzialmente a metà del 2013 si dice ai comuni che possono prendere i soldi come vogliono, a patto che siano quote rateizzate, che non li chiedano tutti prima di luglio 2013, e che pubblichino le scadenze sul sito internet almeno 30 giorni prima delle rate.

 

L'art. 10, comma 2, lett. a, del Dl 35/2013 ha affidato ai Comuni il compito di stabilire la scadenza ed il numero delle rate per l'anno 2013, mediante una specifica deliberazione da adottarsi anche nelle more dell'approvazione del regolamento del tributo, e da pubblicare anche sul sito web istituzionale dell'ente almeno 30 giorni prima della prima scadenza del tributo. In sostanza la norma stabilisce che nel 2013 i Comuni hanno la facoltà di fissare il numero e la scadenza delle rate, ben potendo anche anticipare la scadenza di luglio, avendo solo attenzione a pubblicare sul sito internet dell'ente la deliberazione almeno 30 giorni prima della scadenza).


Ora, era usanza di anni, e gli Italiani lo sanno bene, affidare all’avviso da Equitalia l’ultimo vero termine per pagare le scadenze della spazzatura: lo sanno bene molti cittadini privati, e lo sanno bene molti imprenditori che trovano in questa “finestra” di sospensione tra la scadenza del pagamento e la notifica da Equitalia una delle poche forme di finanziamento alle imprese attiva in questo momento.


Quello che gli italiani non sapevano, perché non potevano saperlo, è che la norma toglieva la possibilità di far riscuotere tutto ad Equitalia, quella dello Stato, doveva andare direttamente allo Stato stesso, quindi essere riscossa a mezzo F24 o bollettino postale nazionale. E questo ha spiazzato molti.


Aumento per i servizi indivisibili: cosa sono i servizi indivisibili? Illuminazione pubblica, manutenzione del verde, sicurezza, manutenzione strade, sgombero neve ecc. Ovvero ciò cui ogni cittadino ha diritto pagando le tasse. Questo costo però non va ai comuni, questa nuova spesa da € 0,30 al metro quadro va direttamente allo Stato nel 2013. Buffo anche questo: tu paghi molto, i soldi vanno allo Stato, che poi ai comuni ne ridarà molti meno.


La tassazione delle aree scoperte significa che nella formulazione originaria non erano inclusi i parcheggi o le aree scoperte in qualche modo utilizzate da esercizi commerciali o da abitazioni, ed ecco che molti esercizi commerciali e molte famiglie hanno visto entrare anche lo spiazzo esterno tra i mq da pagare.


In questa giungla normativa, incomprensibile a quasi la totalità degli addetti ai lavori,  i comuni si sono trovati impotenti.


Il presente
Ed eccoci qua, a Montecatini Terme, dove tutte le notizie sono state inserite ben prima di un mese dalla scadenza sul sito web (come prescrive la legge), e dove sono state mandate le lettere per la riscossione del tributo a far data 10/12, perché i Comuni avevano una scadenza del 16/12 per l’invio della tariffa legata ai servizi indivisibili allo Stato. Le lettere sono arrivate dai 20 ai 6 giorni prima della scadenza, con tutto lo scontento del caso, visto che riportavano gli aumenti di cui abbiamo parlato sopra, aumenti non dipendenti dal comune e non calmierabili dal Comune.


Dove sta l’errore: l’errore sta nel fatto che le lettere costituivano di fatto un avviso bonario, ma che questo non si capiva abbastanza. Non si capiva bene graficamente né letteralmente che ci sarebbe stato tempo per pagarle anche dopo la scadenza, l’esagerazione di aprile è persino troppo, il comune praticamente resta con le casse vuote e non è mai bene, ma del tempo in più c’era. E nel tentativo di comunicarlo capillarmente, con le famose telefonate del 12/12, si è data una impressione sbagliata.  Questo è l’errore di governo che si può imputare alla giunta, non altro. A oggi possiamo dire che entro il 12/12 il  15% di coloro che dovevano pagare hanno pagato, ovvero forse non hanno beneficiato della informazione che ci fosse un po’ più di tempo per farlo.


Ma queste persone non hanno pagato in più, e il comune non ha ingannato nessuno, queste persone hanno pagato entro la scadenza richiesta dallo Stato, senza beneficiare della forma di autofinanziamento di cui abbiamo parlato sopra. Questa è la verità, questi sono i termini veri della questione.


Il futuro
Caso particolare Montecatini, stavamo per essere in un certo senso “segnalati”, perché il nostro comune era l’unico a non essere ancora passato alla Tia (si doveva farlo dal 2006), invece della Tarsu. Quale era la differenza? Proprio che la Tia introduceva il principio patrimoniale nella tassa, invece del precedente principio (un mero computo metrico estimativo) legato alla Tarsu.


Quale è la differenza tra la Tarsu che pagavamo a Montecatini e la Tia o la Tares? La differenza è il principio patrimoniale,  per cui più siamo in famiglia più spazzatura si fa. Stesso vale per le attività produttive: chi produce più rifiuti paga di più. Un ristorante pagherà più di una galleria d’arte, e via dicendo.


Quando costa di più la Tares o la TIiarispetto alla vecchia Tarsu? Il 35% di più, pari pari. Mentre la maggioranza dei comuni dal 2006 aveva adeguato le tariffe alla Tia (aumentandole del 35% ai cittadini e alle imprese) Montecatini Terme ha resistito finché è stato possibile, ovvero fino a quest’anno.


Va anche detto che la gestione dei rifiuti urbani di fatto è la gestione più costosa dell’area, da allora e fino ad oggi, e non solo per la conformazione del territorio o del tessuto abitativo e commerciale di Montecatini Terme, ma anche e soprattutto in prospettiva, perché inchioda il Comune per anni ad un massimo del 35% di differenziata nel computo totale, cosa che determina un considerevole aumento del costo del servizio a causa del mancato raggiungimento del 65% di differenziata disciplinato dalla Regione.


Contratto blindato, che riusciremo a cambiare solo nel 2015. Potevamo fare qualcosa? Abbiamo provato, abbiamo avviato anche due contenziosi con la ditta in questione, e uno l’abbiamo anche perso.


Si potrà contestare soltanto quando avremo il porta a porta, nel 2015, con i sacchetti che hanno il codice a barre, e ognuno pagherà per quel che produce. Ricicliamo e negli anni pagheremo meno. Ognuno sarà tracciato, nella civiltà e nell’ordine, nell’educazione al riciclo risiederà il futuro. Chiedere a Capannori per credere.


Misure immediate per il 2014
E visto che fino al 2015 non si potrà cambiare il contratto, ecco cosa ha già deciso di fare il Comune di Montecatini Terme, stante lo stesso contratto e costo per i rifiuti, a dispetto delle indicazioni statali laddove possibile, e in totale contrasto con lo spirito patrimoniale della Tares.


Sgravi Tares per famiglie:
Famiglie con tre componenti (non previsto dallo stato) : sgravio comunale del 10%
Famiglie con quattro componenti (non previsto dallo stato) : sgravio comunale del 20%
Famiglie con cinque componenti (non previsto dallo stato): sgravio comunSgravi Tares per stagionalità:
Stagionalità 6 mesi : sgravio statale del 30%
Stagionalità 7 mesi (non previsto dallo stato) : sgravio comunale del 15%
Stagionalità 8 mesi (non previsto dallo stato) : sgravio comunale
Il costo di questi sgravi ricadrà sul bilancio del Comune per un importo di circa 350 mila euro, cioè praticamente il massimo che il D.L. 102 di ottobre 2013 (ennesimo intervento legislativo) consente, dato che non si può coprire con bilancio comunale più del 7% del costo del servizio. Capiamo come le varie categorie chiedano maggiori sgravi, ma nell'ambito del 7% il dovere del soggetto pubblico è quello della massima equità che non permette di escludere i cittadini dagli sgravi.
Imu, comodato d'uso:
Ai comodati d’uso per familiari di primo grado verrà applicata l’aliquota Imu come prima casa: l’Imu sulla prima casa non esiste più, ma se ad esempio qualcuno ha una seconda casa, dove dentro sta il figlio in comodato gratuito, non dovrà pagare più l’Imu su quella casa come vostra seconda casa, ma si pagherà con aliquota prima casa, quindi molto meno. Parentela di 1* grado dimostrabile, e fino ad un massimo di due case.


Il costo di questi sgravi è di 290 mila euro circa, derivanti da bilancio comunale.

Fonte: Montecatini Inform@
 
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27/12/2013 - 8:25

AUTORE:
Luigi

Questa amministrazione ha sempre cercato di dare servizi migliori a costi invariati, in parte riuscendoci in parte no. Sui servizi alle famiglie effettivamente a costi invariati i successi sono evidenti. Su altri, verde, strade , illuminazione, ci sono difficoltà più evidenti legate però ad una serie di aspetti non risolvibili nel lasso di tempo considerato. . La mia fiducia va comunque al sindaco, non certo ad altri personaggi.

26/12/2013 - 22:43

AUTORE:
massimo

Scusate,ma io personalmente ho pagato della casa la quota. Variabile x3 €207.49 mq.80.per il garage mq 24,quota variabile x 3 € 207.49,ora dico io dove abitiamo noi al garage o in casa?perche devo pagare due tariffe?l 'amministrazione ha detto che c'e' errore ,pero' gli euro non dovuti non vengono resi!!!!!!!!!!come devo fare a credergli??????

26/12/2013 - 11:49

AUTORE:
benny99

E' sempre la solita zuppa "ilrimpallo delle responabilità"quì addirittura si parte dal governo Monti.Chi si vuole assolvere chi quida la
amminitrazione comunale? si deve ad essa ricordare che solo circa 2200 comumi in Italia hanno aumentato le aliquote( fra questi come naturale c'è Montecatini Terme. Si parla di strade, di verde,di illuminazione,di arredi urbani,
di marciapiedi,di tutto questo in 4 anni e mezzo si è fatto pochissimo o nulla.Vergogna,
uscite dagli uffici andate in
giro vi rendete conto in quale
stato è ridotta questa bella
città,il 70% dei negozzi è
chiuso, sporcizia, prosituzione
mancanza di sicurezza continuo
accattonaggio,VERGONA........
VERGOGNA.

25/12/2013 - 19:58

AUTORE:
Antonio

Appartengo alla categoria del 15% degli sciocchi che abbiamo pagato in tempo utile. In più appartengo
alla categoria dei mazziati per essere stato tassato per 6 componenti quando in realtà siamo in 4. In conclusione: non credo più a niente di quanto di dirà e si farà.

25/12/2013 - 19:17

AUTORE:
Giovanni

Ora si che ci siamo,non sapevo la natura dei servizi indivisibili compresi nella Tares servissero a ripagare l'eventuale costo per sgomberare la neve,manutenzione strade e sicurezza.
1°Ma se poi non nevica che succede ci fate un rimborso?
2°Ci sono voluti i Campionati del Mondo su strada per tappare le buche in Valdinievole.
3°Sicurezza di cosa, di subire quotidianamente rapine e delinquenza nel nostro comune?
OK per l'illuminazione pubblica e per la manutenzioni verde ma,circa la domanda di chiedere alla virtuosa Capannori come si sono trovati con il passaggio alla differenziata,sarebbe meglio girarla al comune di Lucca dove ci sono tuttora i cassonetti e dove i capannoresi ,probabilmente lavoranti in città,scaricano i loro rifiuti.
Non occorre scomodare la Piana lucchese basta domandare ai vicini di casa,comune di Pieve, le ragioni dell'aumento dei loro costi per lo smaltimento dei rifiuti.