Il vicesindaco Luca Buccellato interviene sulla Tares.

"In merito ai numerosi articoli apparsi sulla stampa nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ritiene opportuno intervenire per fare chiarezza sulla questione Tares una volta per tutte.

Fin dal mese di aprile 2013, con un ordine del giorno presentato al consiglio comunale, il sindaco Rinaldo Vanni ha inteso denunciare pubblicamente l'iniquità del nuovo tributo sui rifiuti che, perseverando nel parametrare il costo da pagare alle superfici piuttosto che alle effettive quantità di rifiuti prodotti, di fatto si muove in senso diametralmente opposto al principio del “chi meno inquina, meno paga”.

Nonostante ciò, le forze politiche di opposizione presenti dentro e fuori il consiglio comunale hanno spostato l'attenzione su questioni inesistenti, come quella dello scarico dei bidoncini grigi dell'indifferenziato, salvo poi adesso attaccare l'amministrazione che a suo tempo aveva presagito quello che sarebbe avvenuto.

Anzitutto smentiamo categoricamente ancora una volta che vi sia una correlazione tra il costo del servizio e l'introduzione a partire dal 2013 del sistema di raccolta “porta a porta”, dato che emerge chiaramente dal piano finanziario.

In secondo luogo, la presenza della discarica e degli introiti derivanti dallo sfruttamento del biogas non hanno (né potrebbero avere) influenza diretta o indiretta sulle tariffe della spazzatura. Piuttosto quegli introiti servono a calmierare per le famiglie monsummanesi il costo degli altri servizi (es. trasporto scolastico, asilo nido, contributi sugli affitti, etc.), compresi esoneri ed agevolazioni varie, oltre a consentire il mantenimento dal 2007 della più bassa addizionale Irpef di tutta la provincia di Pistoia, ferma allo 0,5%

Infine, ci preme sottolineare come i raffronti che vengono fatti con gli altri Comuni sono assolutamente faziosi perché parziali, in quanto fanno vedere solo quello che strumentalmente fa comodo, ossia il costo a metro quadro per i costi fissi per le utenze domestiche, ma “dimenticano” di citare ad esempio gli importi della parte variabile oppure le tariffe per le imprese e attività commerciali, che sono senza possibilità di smentita le più basse della provincia".