Ieri è stata una giornata molto impegnativa per i sei candidati a sindaco. Nel primo pomeriggio i protagonisti della campagna elettorale si sono confrontati nella sede di Confcommercio in un dibattito aperto agli iscritti dell'associazione. Subito dopo i sei si sono confrontati nella sede Unim - Confesercenti per un nuovo giro di interventi aperto anche ai giornalisti. Valdinievole Oggi era presente, ecco cosa è stato detto. 

Tanti gli argomenti toccati dai candidati, che ricordiamo essere (tra parentesi i nomi delle liste a sostegno): il sindaco uscente Giuseppe Bellandi (Pd-Bellandi Sindaco, Montecatinesi e La città che vogliAmo), Riccardo Sensi (Forza Italia, Mi piace Sensi Sindaco, Patto per la città, Amici di Montecatini), Silvia Motroni (Ora e Rinnovamento per Montecatini), Pieraldo Ciucchi (Lista Psi - Meriti e bisogni), Cristiano Berti (Movimento 5 Stelle) e Luca Chiti (Rete dei cittadini).

Tema molto sentito è stato quello della gestione delle Terme, che vede Sensi e Motroni a favore di una privatizzazione (ma quest'ultima lascerebbe un ruolo decisionale al Comune). Il candidato Ciucchi sottolinea la necessità di avere più trasparenza nei conti a prescindere dall'eventuale privatizzazione, mentre Chiti e Berti pongono l'attenzione sull'intero progetto termale che deve essere affinato, prima di pensare a una ridistribuzione delle quote di proprietà. Il sindaco uscente Bellandi sostiene un patto di decisione regolato dal numero di azioni di proprietà del Comune e Regione su cui basare il futuro assetto societario. 

Altro tema al centro del dibattito è stato il turismo e la promozione del territorio: il candidato Berti sottolinea come “non c'è nessuno che promuove la città adesso, bisogna ripartire attraverso sinergie tra le varie categorie, senza pressioni esterne”, mentre Ciucchi sostiene di voler far diventare “Montecatini città dell'acqua, creando un brand riconosciuto a livello internazionale”. Motroni e Chiti sottolineano come ci sia bisogno di un ente per il turismo come un assessorato guidato da manager di alto livello. Simile la soluzione di Sensi, che però sottolinea come la figura che promuove il turismo debba essere “slegata” da quella del sindaco. Bellandi, in controtendenza, vorrebbe riappropriarsi dell’Apt e dare vita a una promozione del turismo più sinergica. 

Sul settore urbanistico, i candidati a sindaco si dividono attorno a un grande quesito: “Città Nuova sì o no?”. Sensi è molto critico sul progetto, sostenendo che i soldi spesi avrebbero fatto più comodo investendoli nella sicurezza e di non voler, comunque, usare nuovo suolo pubblico ma ristrutturare ciò che in città già c'è. Anche Ciucchi è critico, sostenendo che il nuovo progetto aumenterà il distacco sociale tra periferia e centro. Secondo Berti, invece, prima di dare vita a progetti faraonici, si sarebbe dovuto pensare a problemi più urgenti mentre Chiti ammonisce come i cittadini non siano mai stati presi in considerazione sulle ristrutturazioni del centro. Per Motroni il mercato cittadino va re-integrato in centro, che dovrebbe essere “pedonalizzato solo in determinati periodi”. Bellandi rivendica sia il progetto Città Nuova che il Regolamento Urbanistico (criticato duramente da Sensi). 

L'attenzione poi si è spostata sulle prime mosse da compiere per agevolare le imprese: Sensi vorrebbe rifare il regolamento Tares, giudicato iniquo. Berti vorrebbe “verificare cosa sta facendo Acque Toscane con i nostri soldi”, mentre Chiti punta a un “abbassamento del costo del suolo pubblico per ridare slancio alle attività commerciali in centro”. Bellandi è d'accordo che la Tares sia una tassa iniqua, ma sostiene molto sia stato già fatto per renderla il meno onerosa possibile. Ciucchi sostiene che bisogna fare di più per salvaguardare il tessuto industriale in città, "altrimenti è la rovina" ammonisce. Motroni vorrebbe rimettere al tavolo tutte le associazioni perchè “questo spezzettamento non fa bene a nessuno, bisogna agire come un sistema” e punta ad abbassare le aliquote.

di Francesco Storai