La rete dei cittadini interviene sulle Terme.

"Lunedì 1 settembre si è svolta la riunione della commissione consiliare di controllo sulle attività delle società partecipate, dove  è stato affrontato il "dramma" Terme di Montecatini Spa. Si, dobbiamo usare questo temine "crudo" perché dopo quanto ascoltato nell'audizione dell'amministratore unico, non troviamo altro vocabolo più appropriato.

Durante l'incontro abbiamo sentito esporre solo progetti eseguiti in parte, ma che principalmente sono solo pianificazioni sulla carta, probabili da attuare per ridurre l'indebitamento, come la "svendita" di proprietà immobiliari meno "nobili" e vincolanti. In pratica le Terme Spa diventano anche "agenzia immobiliare".

Tutto questo condito anche con la "possibilità" di riaprire il cantiere "Leopoldine", grazie all'ennesima puntata sull'accordo raggiunto con le banche creditrici, addirittura con i piani di progetto già in mano della ditta costruttrice, in pratica un pronti via dopo quattro anni di stop, evidentemente chi esponeva credeva di avere davanti dei "cittadini ignoranti".

In pratica è stato un susseguirsi di dichiarazioni, che chi legge un minimo la stampa locale anche sulla rete sapeva già. Il tocco di qualità informativa all'audizione della dirigenza termale è stato l'intervento del consulente regionale, figura che lavora in sinergia con l'amministratore, citando il decreto legge 6672014 detto anche Cottarelli, oltre al fatto che il futuro è incerto se non arrivano altri capitali da investire per riconvertire il termalismo montecatinese con altre tipologie.

Riassumendo le Terme otterranno la riduzione dei costi e il conseguente assestamento di bilancio, attraverso la svendita di proprietà immobiliare e la cessione di rami aziendali, questa è la "ricetta" della dirigenza attuale.

Ricordiamo che l'esposizione si è svolta senza la produzioni di documenti e addirittura senza produrre un bilancio o un piano operativo. Altro aspetto che lascia molto perplessi è la mancanza di un piano aziendale, abbiamo sentito parlare di rilancio solo attraverso le piscine termali e ludiche, e le nostre acque termali? Un tempo esisteva una zona dedicata all'imbottigliamento, via Marconi per l'esattezza, non poteva essere un alternativa possibile distribuire le nostre acque anche in bottiglia utilizzando le farmacie?

Adesso come cittadini non tolleriamo più questa situazione, vogliamo capire come sia possibile che una realtà aziendale come le Terme di Montecatini, un tempo fonte di reddito di tanti cittadini della Valdinievole, venga "dilaniata" da questo vortice incontrollato chiamato "debito", chi ha commesso degli errori deve assumersi le proprie responsabilità.

A oggi non sappiamo quale reale esposizione debitoria abbia la società Terme Spa e ancor peggio quale pianificazione aziendale futura, siamo entranti nella zona d'ombra dove non si riesce a captare  nessun "segnale" puro per sperare al futuro. E' per questo che noi cittadini termali abbiamo deciso di "approfondire" la situazione economica delle "Terme di Montecatini", con riferimento al costo del "cantiere Leopoldine", che dite troveremo sorprese?".