Aveva lanciato lui il sassolino nello stagno, parlando apertamente di fusione dei comuni della Valdinievole, ma in pochi - almeno per ciò che concerne gl amministratori - lo avevano seguito. E allora il sindaco Rinaldo Vanni torna a farsi avanti, chiedendo di concretizzare almeno qualche azione in vista dell'obiettivo: in altre parole, che almeno si parta dall'unione dei servizi (gare, urbanistica, tasse, personale) per poi approdare alla fusione. Servono, per il sindaco, progetti specifici: anche per questo sarebbe stato affidato al Museo della città e del territorio uno studio storico sulla Valdinievole, per poi andare a chiedere chiaramente ai cittadini la loro opinione al riguardo. E per esplicitare ancora maggiormente la questone, Vanni spiega che, oggi come oggi, non si tratta più di sostenere un Comune piccolo perché lì il sindaco è più vicono ai cittadini, ma di dare allo stesso sindaco gli strumenti per rispondere alle domande della gente, che permanendo la "divisione" potrebbe non essere più in grado di soddisfare. Infine, sull'eventuale ostacolo frapposto dai burocrati contrari alla fusione, Vanni dice che la politica non ne diventerà ostaggio e che l'eassociazioni si sono rivelate più avanti di tanti soggetti politici.