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VALDINIEVOLE
Imprese in provincia: i primi 9 mesi dell'anno si chiudono con una debole ma positiva ripresa

1/12/2014 - 13:47

L’imprenditoria provinciale pistoiese nei primi nove mesi 2014 mostra un andamento positivo lieve e pari a 0,2%.
 
Alla data del 30 settembre 2014 il numero delle imprese registrate al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pistoia è stato di 32.787 di cui 28.554 attive. Fra queste, le imprese artigiane registrate sono 9.832 (9.804 le attive).
 
Nei primi 9 mesi dell’anno a fronte di 1.560 nuove iscrizioni, sono cessate 1.503 imprese (considerando solo le imprese cancellate non d’ufficio), con un saldo positivo di 57 posizioni.
Il tasso di natalità è stato pari al 4,8%, mentre quello di mortalità è stato 4,6%.


Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente mostra con maggior evidenza la significatività del dato positivo: nei primi 9 mesi del 2013, di gran lunga maggiore era stato il numero di imprese cessate a fronte delle nuove iscritte generando un saldo negativo di -206 posizioni.


Da segnalare che il dato relativo ai primi 9 mesi del 2014 è il primo dato di crescita in campo positivo dal valore registrato nell’anno 2011.
 
E’ importante considerare che il valore positivo nel complesso delle imprese è difficilmente attribuibile ai singoli settori in quanto nasce principalmente dal comparto di imprese iscritte, ma ancora da attivare e per questo non ancora classificate.  Per quanto invece è già riconducibile ai singoli settori, la disaggregazione del tasso di crescita evidenzia comportamenti diversi fra loro.
 
In flessione il settore “costruzioni” con un saldo negativo di -82 imprese che genera un tasso di crescita pari a -1,4%; lo stesso dato attribuibile alle sole imprese artigiane è ancora peggiore (-1,8%); in flessione anche l’ “agricoltura, silvicoltura e pesca” con 109 imprese cessate a fronte di 90 imprese nuove iscritte da inizio anno; il saldo negativo (-19) genera un tasso di crescita negativo di -0,6%.

 

Anche il settore del “commercio” – primo per presenza sul territorio - registra un tasso di crescita negativo pari a -1,1%. Tra i comparti in negativo anche le “attività manifatturiere” che con un saldo negativo di -61 imprese tra le iscritte e le cessate produce un tasso di crescita di -1,4%.


Fra i settori più significativi nel determinare l’andamento del totale imprese manifatturiere vi sono la fabbricazione dei mobili (-5,1%), la stampa e riproduzione di supporti registrati (-3,6%), la fabbricazione di prodotti in metallo (-3,2%),  la fabbricazione di prodotti chimici (-2,9%), l’industria del legno (-2,5%)  e fabbricazioni articoli in pelle e simili (-1,7%), l’industria tessile (-1,8%) e la confezione di articoli di abbigliamento (-1,2%).


In campo positivo invece il settore riparazione, manutenzione e installazione (5,9%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (3,7%) e la fabbricazione di altri prodotti della lavorazione dei minerali (3,4%), e l’industria alimentare (2,3%).
 
Nei servizi continua la flessione del settore “trasporto e magazzinaggio” dove il tasso di crescita è di -1,9% per il totale imprese (-0,7% per il sottoinsieme artigiano), i settori turistici legati agli alloggi (-1,1%) e le attività immobiliari (-1,5%).


Negativo anche il “noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese” (-0,2%) e le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-2,9%).
 
Considerando la forma giuridica di impresa si conferma l’andamento positivo delle società di capitali (1,9%) principalmente ascrivibile all’aumento delle società a responsabilità limitata semplificate[1] con un saldo attivo di ben 91 posizioni.


In campo positivo anche le società a responsabilità limitata (1,0%).  Diminuiscono le società di persone (-1,1%) e le imprese individuali (-0,1%). Aumentano anche le altre forme (2,2%). 

 

La distribuzione territoriale del dato, nei Comuni della Provincia, mostra valori pari a -0,7% nel quadrante montano, pari a  0,1% nel quadrante metropolitano e a 0,3 nella Valdinievole.


Il comune capoluogo registra un tasso di crescita negativo e pari a -0,1%. Più negativo l’andamento dei comuni di Marliana (-2,0%), San Marcello Pistoiese (-1,5%) Lamporecchio (-1,3%), Pieve a Nievole (-1,0%) e a seguire Larciano e Quarrata. Il tasso di crescita è invece positivo nei comuni di Buggiano (1,9%) e Piteglio (1,3%) e a seguire gli altri.

 

Nel confronto con le altre realtà territoriali della Toscana, la nostra provincia con +0,2% supera Siena (0,1%) e Lucca, unica in campo negativo (-0,1%), ed è superata da Pisa, Massa Carrara, Prato, Firenze e a seguire le altre. E’ poi inferiore alla media regionale che si attesta su +0,6%.
 
Per quanto riguarda le imprese artigiane l’andamento dei nove mesi esaminati mostra un valore ancora negativo e pari a -1,2%.

 

A livello regionale fatta eccezione per Prato in campo positivo (+0,5%) le province toscane esprimono tutte segno negativo: il tasso negativo di Pistoia, uguale a quello di Massa Carrara, è migliore solo di quello di Siena (-1,6%) e Lucca (-2,6%); le altre province pur restando in campo negativo con valori di poco maggiori della media Toscana (-0,7%), hanno mostrato andamenti meno negativi.


Entrando nello specifico del tessuto imprenditoriale è interessante fornire alcuni dati sulle imprese femminili, giovanili e straniere della nostra provincia per vedere qual è stato l’andamento nel corso del semestre in esame.


Le imprese femminili[2] iscritte al RI di Pistoia sono state pari a 7.164 unità rappresentando il 21,8% del totale imprese registrate.


Nel corso dei primi nove mesi 2014 si sono registrate 411 nuove iscrizioni e 402 cessazioni non di ufficio.  Le iscrizioni hanno riguardato per lo più il commercio (76 iscrizioni in totale di cui 47 nel solo commercio al dettaglio), la manifattura (46 di cui 11 nell’industria tessile e altrettante nell’industria delle bevande), la ristorazione (32),  altre attività di servizi alla persona (22) e il settore vivaistico (21).
 
Le imprese giovanili al 30 settembre 2014 risultano pari a 3.226 e costituiscono il 9,8% del totale imprese. Si sono registrate nel periodo di riferimento 493 nuove iscrizioni (di cui 130 non ancora classificate perché al momento inattive) e 214 cancellazioni non d’ufficio.


La maggioranza delle iscrizioni appartiene al settore del commercio (104 tra le imprese classificate), seguono le imprese delle costruzioni (75) e quelle del manifatturiero (35). Si segnalano anche 28 nuove attività nel campo della ristorazione e 25 nuove imprese nel settore vivaistico.
 
Infine le imprese straniere[4] sono pari a 3.277 unità e costituiscono il 10% del totale imprese. Nei primi nove mesi 2014 si sono registrate 309 nuove iscrizioni e 195 cessazioni non d’ufficio. I settori maggiormente interessati dalle nuove iscrizioni sono stati le costruzioni (100) ed il commercio all’ingrosso e al dettaglio (63).
 
Per quanto riguarda le imprese entrate in procedura concorsuale, nei primi nove mesi dell’anno sono entrate in fallimento 53 imprese. Di queste 37 sono società di capitale, 8 società di persone, 6 imprese individuali e 2 appartenente alle altre forme.


Nella distribuzione settoriale, 17 appartengono al settore del commercio, 12 sono manifatturiere, 7 del settore edile e 5 nei servizi alle imprese.
I concordati preventivi e gli accordi di ristrutturazione del debito, accumulati da inizio anno,  sono stati 23. Le imprese che hanno intrapreso procedure di scioglimento e liquidazione volontaria sono state ben 348.

 

La società a responsabilità limitata semplificata è un tipo di società di capitali introdotta dal Decreto Ministeriale 23 giugno 2012, n.138 (Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 2012) costituibile a partire dal 29 agosto 2012  con contratto o atto unilaterale. La sua costituzione è agevolata dal punto di vista dell’ammontare del capitale sociale necessario (minimo solo 1 euro e comunque inferiore a 10.000 euro) e dei costi da sostenere. Altra  caratteristica, inizialmente prevista, era che gli amministratori della società potevano essere nominati unicamente tra i soci, i quali dovevano avere una età non superiore ai 35 anni. Con legge di conversione del 7 agosto 2013 del DL 76/2013, è stato abolito il limite d'età e viene consentita la nomina di amministratori che non siano contemporaneamente soci.

Fonte: Camera di commercio
 
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