“L’assessore ha detto che la Regione uscirà dalle Terme di Montecatini, ma solo dopo il completamento delle Leopoldine e di altri investimenti. Quindi non sappiamo né quando avverrà l’uscita né quanto dovremo spendere”. Lo ha detto il consigliere Gabriele Chiurli (gruppo Misto) aprendo il dibattito sulla comunicazione dell’assessore al Turismo, Sara Nocentini. Chiurli ha aggiunto che la Regione “ha finora speso tantissimo” e che si è “protratto per troppo tempo un sistema di assistenzialismo”.

“La comunicazione non approfondisce i temi sollevati dalla mia interrogazione, ma ho comunque apprezzato la determinazione a fare chiarezza sulle Terme e a uscire dalla logica assistenziale di questi anni”. Questo il giudizio di Pieraldo Ciucchi (gruppo Misto) che ha aggiunto: “Invito l’assessore a tenere alta l’asticella sulla questione, soprattutto nei confronti del Comune di Montecatini, e a procedere alla scissione della società in due società distinte, una per la gestione e una per il patrimonio. È la strada maestra da percorrere”.

Roberto Benedetti (Ncd) ha affermato che “la risposta dell’assessore alla mia interrogazione ha aumentato le preoccupazioni”. La Regione, ha aggiunto, “pensa giustamente di uscire dalla gestione delle Terme di Montecatini, ma quando sento circolare l’idea di affidarsi ai servizi di Toscana Promozione, su cui esprimo un giudizio fortemente negativo, non posso che dissentire”. Benedetti ha sottolineato che “il prodotto Terme di Montecatini, così com’è, non tira più e se non si offre qualcos’altro è la fine per la città e per tutto l’indotto”. All’assessore ha riconosciuto di “aver avuto il coraggio di scoperchiare la pentola” e ha concluso dicendo che “se c’è una via per immaginare il rilancio, l’unica strada è la privatizzazione”.

“Giudichiamo positivamente la disponibilità della Regione a valutare l’ipotesi di privatizzazione della gestione delle Terme”, ha dichiarato Nicola Nascosti (Forza Italia), “ma secondo noi è necessario che prima si completi il progetto delle piscine Leopoldine, perché altrimenti si metterebbe a gara un prodotto non appetibile per nessuno”. Nascosti ha poi sottolineato: “Secondo noi, è sbagliato pensare a scindere patrimonio e gestione in due società separate”.

Per Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) “la Regione detiene il 67,12% della società delle Terme e allora non ci si può che scandalizzare per i risultati della gestione”. Donzelli ha criticato i costi per il fermo cantiere delle Leopoldine e ha chiesto “a cosa serve una commissione che entro 60 giorni dovrà valutare che cosa fare? La Regione è proprietaria delle Terme e dovrebbe già sapere cosa si deve fare per il rilancio delle Terme”.

Giuseppe Del Carlo (Udc) ha parlato di “comunicazione che assomiglia a quelle già sentite in passato” e ha ricordato che il primo tentativo di privatizzazione è “risultato fallimentare”. Nonostante questo, “la gestione, così come era stabilito, deve essere privatizzata, ma con uno stringente controllo del pubblico”.

“Apprezzo la volontà di risolvere positivamente la partita Montecatini, ma bisogna sottolineare che a Montecatini siamo davanti a un disastro che chissà cosa nasconde”, ha affermato Maria Luisa Chincarini (gruppo Misto). E ha poi aggiunto: “Ci sono esempi che dimostrano che anche il pubblico può gestire bene, e la dimostrazione è quanto avvenuto con le Terme di Casciana”. Chincarini ha, infine, considerato positivamente la nomina di una commissione “per capire come uscire da questo disastro”.

Giudizio positivo sul lavoro dell’assessore è stato espresso da Aldo Morelli (Pd), che ha invitato a non sbilanciarsi troppo “circa le responsabilità della situazione delle Terme”. Secondo Morelli, “la città non ha saputo e non sa fare sistema e non è disponibile agli investimenti. Le Terme, però, sono ancora un patrimonio eccezionale e serve davvero un progetto che sia all’altezza di rilanciarle in termini di termalismo moderno, così com’è avvenuto in gran parte d’Europa”. Morelli ha concluso dicendo che “serve valorizzare la proprietà in funzione del progetto di rilancio e poi discutere della gestione, anche aprendosi alla privatizzazione”.

“L’approfondimento della situazione attraverso la commissione è necessario proprio per definire il nuovo progetto di rilancio ed è frutto di un protocollo d’intesa con il Comune”, ha dichiarato l’assessore al Turismo, Sara Nocentini, nella sua replica. “Auspichiamo”, ha aggiunto, “che il tavolo di confronto, allargato anche alle banche, porti a risultati positivi in tempi brevi”. Infine, ha difeso Toscana Promozione, che “lavora bene a livello locale, nazionale e internazionale”.