Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
BASKET

Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.

CALCIO

Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.

BASKET

As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.

BASKET

As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.

TAEKWONDO

Vikki Jayne Todd, maestro e atleta del gruppo sportivo Kin Sori Taekwondo asd, si conferma vicecampionessa italiana di taekwondo.

RALLY

E' stato un weekend da incorniciare, quello che ha visto la scuderia Motor Zone Asd assoluta protagonista nel 2° Rally Città di Scandicci – Colli Fiorentini.

PODISMO

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

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Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo di novembre

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno fisso di acqua, domiciliato in Plutone e Marte, vede la sua esaltazione in Mercurio.

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VALDINIEVOLE STORICA
di Giancarlo Fioretti
Francesco Marchi: un autodidatta che ha rivoluzionato il mondo della ragioneria

13/3/2016 - 13:11

Immaginiamoci Pescia a metà Ottocento. In mezzo a una campagna rigogliosa di orti e di fiori, con rapidi torrenti che sgorgavano dalle verdi montagne, un'oasi di fabbricati industriali prendeva ogni giorno più consistenza. Nell'Ottocento quello che oggi è la norma costituiva invece l'eccezione. E così Pescia, a differenza di molti altri centri della Valdinievole e della Piana lucchese (cui naturalmente ha sempre strizzato l'occhio), rappresentava appunto un'oasi di industria in una distesa di agricoltura che occupava ancora oltre l'80% della popolazione attiva. La ricchezza d'acqua permise la nascita in primo luogo di un discreto numero di concerie ma soprattutto di cartiere. Le due industrie che, in veste di contabile ed amministratore, videro cimentarsi l'opera di Francesco Marchi, figlio di un orefice del luogo, che vide la luce il 24 settembre del 1822.

 

La sua giovinezza non fu proprio serena, caratterizzata dalla prematura scomparsa del padre quando il giovane aveva appena compiuto i 14 anni. Suo padre sognava per lui un futuro da insegnante, ma la sua prematura morte fece crollare questo proposito. Per dare sostegno alla famiglia (all'epoca dei Granduchi non esistevano pensioni di reversibilità...), Francesco dovette cercare lavoro. Fu fortunato. Ben presto fu assunto dalla Cartiera Magnani di Pescia, all'epoca un colosso nel settore. Inizialmente al giovinetto furono riservati semplici lavori d'ufficio, come la compilazione delle liste degli ordini o quant'altro. Ben presto tuttavia, la sua prontezza e le sue capacità logiche e matematiche, gli aprirono le porte dell'Ufficio Contabile dell'azienda. In pratica, ne aveva assunto il timone, seppur non fosse ancora maggiorenne. Con Marchi in posizione di preminenza, la ditta pesciatina decollò definitivamente, consentendole di occupare quote di mercato sia in Italia che all'estero.

 

Ormai tutta la Pescia che contava tesseva le lodi di questo brillante ragioniere che, ad onor del vero, ragioniere non lo era affatto. Troppo grande per tornare sui libri a tempo pieno e già con una propria famiglia cui provvedere, Marchi si gettò comunque nell'impresa di  apprendere da solo quelle materie che potevano essergli utili per la sua professione di contabile ed amministratore. Per far questo, però, non poteva più sottostare ai rigidi orari d'ufficio. Il lavoro come manager della cartiera, insomma, iniziò ad opprimerlo. Neppure trentenne dette quindi una svolta alla sua vita: si mise in proprio. Ma non come industriale, bensì come ragioniere contabile. Pur non avendo il classico 'pezzo di carta', in poco tempo ebbe tutti i clienti che voleva. E, non avendo più orari da rispettare come quando era dipendente, ebbe la possibilità di studiare davvero.

 

Si gettò a capofitto nello studio della matematica, dell'economia e delle lingue. In pochi anni ebbe una padronanza pressoché totale dell'inglese, del francese e del tedesco. facendo leva su queste sue competenze, iniziò quello che era diventato lo scopo della sua vita, a dir il vero una sorta d'ossessione: la demolizione dei principi contabili in uso sino ad allora. In quel periodo l'amministrazione delle attività artigianali e commerciali seguiva i dettami di un illustre matematico del tempo, il plurilaureato Edmond Degranges. Marchi aveva compreso che le teorie di quest'ultimo non erano più in linea con una società industriale come si stava profilando nella seconda metà dell'Ottocento. Per avere la conferma delle sue intuizioni, volle sperimentarle sul campo. Lasciò quindi la libera professione per dedicarsi all' amministrazione della Conceria Baldini di Pescia. In poco tempo le sue intuizioni divennero certezze, che codificò nell' opera data alle stampe nel 1867 dalla Tipografia Giachetti di Prato dal titolo. ' I Cinquecontisti'.

 

A dire il vero, il testo aveva una denominazione molto più lunga e polemica, che da sola serviva a demolire le teorie contabili del Degranges. Detto in soldoni (i ragionieri veri mi scusino...) Marchi rovesciava del tutto la teoria della 'partita doppia', invertendo del tutto i ruoli fra creditore e debitore. Per meglio esplicare le sue dottrine, pubblicò sempre con l'editore Giachetti nel 1868 il testo 'Le scuole francesi ed italiane nell'insegnamento della contabilità', che lo consacrò all'attenzione internazionale. Tutto il mondo dell'economia guardava ormai a Pescia, quando improvvisamente Marchi morì neppure cinquantenne. Lasciò moglie e...undici figli. Per contarli tutti, le sue doti matematiche erano quanto mai necessarie.


Per definire meglio la sua eccezionale figura, indichiamo come sempre un libro, un luogo ed un lascito morale.
LIBRO: Gli unici testi redatti dal Marchi sono quelli citati, reperibili peraltro presso l'Archivio di Stato di Pescia. 
LUOGO: L'Istituto scolastico che porta il suo nome. Ai suoi tempi non c'era ma è senz'altro il luogo ove le sue teorie vanno a maturazine ancora ai giorni nostri
LASCITO MORALE: La cultura è Sorgente di Vita. 

 

di Giancarlo Fioretti

 
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13/3/2016 - 14:48

AUTORE:
Andrea f.

Suggerisco al dott Fioretti un attento studio delle teorie amministrative del Marchi ( lei mi capisce ). Magari il prossimo articolo potrebbe essere pubblicato a puntate .... la sintesi. .. la sintesi