Il segretario provinciale del sindacato di polizia Coisp, Antonio Rovito, interviene sulle dotazioni dei poliziotti.

"Questa organizzazione sindacale si è espressa più volte a mezzo stampa per denunciare la mancanza delle divise (pantaloni, giacche, polo, stivali per la stradale, camicie, ecc.) per gli operatori di volante e della polizia stradale, ma al peggio non c’è mai fine.
 
Difatti, i poliziotti della provincia di Pistoia che nell’arco dell’estate sono stati promossi alla qualifica superiore non possono indossare il distintivo di qualifica raggiunto dopo tanto impegno perché il magazzino Veca (vestiario, equipaggiamento, casermaggio, armamento)  provinciale non è fornito del benché minimo distintivo indispensabile per completare un’uniforme.
 
Tutto ciò, nonostante le circolari ministeriali sull’uso delle divise, obbligano i poliziotti a indossare i “gradi” sulle varie uniformi, sia invernali che estive. Oltretutto le medesime circolari prevedono anche la cucitura di spalline o controspalline sulle divise per l’applicazione dei distintivi di qualifica, ma il Veca della Questura di Pistoia non mette a disposizione del personale quanto legiferato. 
 
Naturalmente la soluzione consigliata ai poliziotti pistoiesi che necessita di tali distintivi è quella di andare ad acquistarli nell’armeria più vicina.
 
Il Coisp non ci sta, è invita invece il questore a sollecitare il magazzino Veca provinciale a effettuare semplicemente qualche telefonata verso i centri iterregionali della polizia di Stato al fine di soddisfare le richieste del personale che dopo tanti sacrifici hanno raggiunto un traguardo importante.
 
Signor questore, compriamo già i pantaloni e le polo, paghiamo già la sarta per rattoppare le divise vetuste, accorciare o cucire quelle nuove, visto che le taglie spesso sono sballate, ma almeno per i “gradi”, trovate una soluzione che non incida disciplinarmente sulla responsabilità dei poliziotti".