L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
CHIESINA UZZANESE - Potrebbe esserci un credito di 270.000 euro, messo a rischio dalla richiesta della procedura di concordato, dietro gli atti intimidatori di cui è stato oggetto, a gennaio scorso, l’imprenditore fiorentino Andrea Bacci (patron della Lucchese): furono esplosi colpi di pistola contro la sua auto e una sua ditta. E’ quanto si ricava dagli sviluppi dell’inchiesta che hanno portato all’arresto di due persone, l'imprenditore di 44 anni Pasquale D'Alterio, originario di Giuliano (Napoli) e residente a Chiesina Uzzanese, e un catanese di 48 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine.
E’ infatti emerso che il 44enne avanzava un credito di 270 mila euro dalla Coam, l’azienda edile di cui Bacci è proprietario e per la quale è stato chiesto il concordato. Concorso in estorsione continuata e porto illegale di arma da fuoco le accuse a vario titolo contestate nelle ordinanze di custodia cautelare, eseguite dai finanzieri del Gico di Firenze, coordinati dal pm Christine Von Borries e Luca Turco.
Gli atti intimidatori furono messi a segno, è stato ora ricostruito, il 23 gennaio, anche se scoperti a distanza di un giorno: per due volte nella stessa giornata colpi di arma da fuoco avevano raggiunto prima la vettura di Bacci e poi le vetrate della pelletteria Ab Florence, a Scandicci (Firenze), di cui è amministratore.
Nell’inchiesta indagate anche altre due persone oltre agli arrestati. Nel corso di una conferenza stampa il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo ha spiegato che “il cerchio non è ancora chiuso, le indagini vanno avanti su un fatto grave e insolito per la Toscana”.
Andrea Bacci e Fabio Bettucci, proprietario e amministratore di Coam nel mese di novembre scorso, avevano raggiunto un accordo per saldare una parte del loro debito con la Fcm di Pasquale D’Alterio, 44 anni, l’imprenditore di origine napoletana ma residente a Chiesina, arrestato dalla guardia di finanza di Firenze con l’accusa, tra l’altro di minacce e tentata estorsione.
L’accordo saltò quando la procura, a dicembre 2016, chiese il fallimento per bancarotta fraudolenta della stessa Coam. In particolare a D’Alterio doveva andare un appartamento, circa 190 mila euro il suo valore, che l’impresa di Bacci stava costruendo a Livorno. Al compromesso non fece seguito, proprio per la richiesta di fallimento, il contratto. E a quel punto D’Alterio si sarebbe accordato con Giuseppe Raffone, 48 anni, di Catania, (anche lui arrestato) chiedendo il suo intervento per recuperare i soldi da Bacci e Bettucci.
Il 48enne iniziò a telefonare all’amministratore prima con minacce velate, poi più dirette: “Dovete stare attenti, io di voi so tutto, anche dove abitate”. Come poi accertato dalla gdf Bettucci incontrò Raffone che avrebbe ripetuto le sue minacce. Tra l’altro, secondo quanto si è appreso, dopo gli spari contro l’Ab Florence, la pelletteria di proprietà di Bacci (imprenditore conosciuto in passato anche perché amico di Matteo Renzi), alla Fcm sarebbero arrivati circa 60 mila euro direttamente da un’azienda che doveva questa stessa cifra alla Coam.
Gli uomini della gdf, attraverso intercettazioni e le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’Ab Florence, hanno ricostruito la vicenda appurando, tra l’altro, che contro la pelletteria di Scandicci i colpi vennero sparati nella stessa giornata del 23 gennaio: la prima volta la mattina (contro l’auto di Bacci), la seconda nella serata e non (come fino ad ora ipotizzato) nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, contro l’insegna della ditta.
Pasquale D’Alterio, uno dei due arrestati per tentata estorsione all’imprenditore Andrea Bacci amico di Matteo Renzi, è un riconosciuto pluricampione mondiale ed europeo di bocce, specialità ‘raffa’. Nel 2014 fu premiato col Pegaso d’oro per lo Sport dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Ussi. E’ quanto emerge dai risvolti dell’inchiesta della Guardia di Finanza in merito alle indagini sugli spari all’auto e alla ditta di Bacci che hanno portato agli arresti.
Le misure restrittive personali sono state eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo investigativo criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di polizia tributaria di Firenze.