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VALDINIEVOLE
L’assemblea dei soci approva il bilancio Copit 2017: tutti i numeri dell'azienda dei trasporti

29/6/2018 - 15:00

Con l’approvazione del bilancio 2017, avvenuta questa mattina nel corso dell’assemblea dei soci, si chiude per Copit il quinto esercizio consecutivo in attivo sotto la guida del presid ente Antonio Di Zanni.


L’utile dopo le imposte è di 355.000 € e anche nel 2017, come nei quattro esercizi precedenti, è proseguita senza sosta l’azione di risanamento e di rilancio dell’azienda, finalizzata a perseguire gli obbiettivi primari di un equilibrio economico e finanziario sostenibile e del miglioramento continuo del servizio agli utenti, pur nella grande incertezza legata al quadro macroeconomico generale e agli esiti, ancora non del tutto prevedibili, della gara regionale del Tpl.


Per quanto riguarda la gestione operativa, l’esercizio 2017 si chiude con un margine operativo lordo di circa 3.440.000 € e con una differenza tra valore e costi della produzione positiva per quasi 580.000 €.


Il valore della produzione è apprezzabilmente cresciuto di quasi 200.000 € rispetto al 2016, arrivando a 22.455.000 €, grazie soprattutto al completo trasferimento dei fondi regionali destinati al Tpl del bacino di Pistoia deciso nell’ultima parte del 2017 dalla Provincia in vista della firma del contratto ponte regionale 2018-19.


Di particolare rilievo, in una perdurante fase congiunturale sfavorevole che ha colpito a livello nazionale i ricavi della maggior parte delle aziende di Tpl, sono da evidenziare la sostanziale stabilità dei ricavi da titoli di viaggio e di quelli da noleggi turistici, questi ultimi ormai arrivati a un valore record di quasi mezzo milione di euro.


Di rilievo anche la crescita degli incassi da sanzioni amministrative ai viaggiatori sprovvisti di titoli di viaggio, frutto di un serio lavoro quotidiano degli operatori del Copit e degli investimenti mirati fatti in questi anni per contrastare l’evasione tariffaria e per migliorare le condizioni di sicurezza a bordo dei bus e presso le fermate.


Per contro, occorre evidenziare l’ulteriore flessione dei ricavi da servizi di trasporto scolastico, penalizzati da gare locali che privilegiano, da diversi anni e per legittime esigenze di bilancio dei Comuni, la dimensione economica rispetto ad altri fattori.


Sul fronte dei costi si segnala l’importante contenimento complessivo sia di quelli per le materie prime e di consumo, sia di quelli sostenuti per servizi. Da rimarcare come questo risultato sia stato ottenuto nonostante la crescita dei prezzi dei carburanti e il previsto ed inevitabile incremento dei costi per ricambi e materiali di consumo, resosi necessario, come quello per le manutenzioni dei bus, a garantire la regolarità del servizio all’utenza nelle migliori condizioni possibili con un parco mezzi che continua a invecchiare inesorabilmente, a causa dei mancati investimenti del passato e dei ritardi accumulati dalla gara regionale e nonostante tutti gli enormi sforzi fatti dal Copit per rinnovare oltre la metà del parco bus dal 2013 a oggi.


Da evidenziare, inoltre, l’ulteriore riduzione dei costi delle assicurazioni Rca, che ormai costano all’azienda esattamente la metà di quello che costavano nel 2013.


In sensibile aumento, invece, per oltre 200.000 €, vanno evidenziati i costi del personale, a causa del rinnovo del Ccnl posto interamente a carico delle aziende e la cui andata a regime nel 2017 è costata quasi 600.000 €, solo in parte compensati da un’attenta politica di turnover come quella praticata, in maniera virtuosa, negli ultimi anni dall’azienda per garantire le coperture di organico delle funzioni vitali. Politica che, ovviamente, dovrà proseguire anche in futuro.


Dal punto di vista finanziario e della liquidità la società ha presentato anche per tutto il 2017 un quadro completamente sotto controllo e in sostanziale equilibrio, nonostante prosegua regolarmente, come previsto, il rimborso dei pesanti debiti ereditati dalle precedenti gestioni e vengano attuati importanti piani di investimento nel rinnovo del parco mezzi, delle tecnologie e delle infrastrutture di servizio all’utenza. Nel 2017 i debiti verso le banche sono ancora scesi dai 7.715.000 € del 2016 a circa 7.000.000 € e la loro sostenibilità attuale e futura è garantita dai flussi di cassa generati dalla corretta gestione dei conti.

 
Nel 2017, inoltre, il patrimonio netto del Copit è risalito sopra la soglia dei 5.500.000 € e con esso il valore delle partecipazioni dei soci, a partire dal Comune di Pistoia, che è l’azionista di maggioranza e controllo dell’Azienda.
Sul fronte degli investimenti, Copit ha proseguito nel 2017 l’indispensabile rinnovo del parco mezzi finalizzato al miglioramento del servizio all’utenza, acquistando ben 11 bus urbani (di cui 5 usati in buone condizioni e 6 nuovi in totale autofinanziamento) e ben 9 bus interurbani nuovi (di cui 8 in autofinanziamento e 1 cofinanziato dalla Regione), che sono andati a sostituire altrettanti mezzi vetusti tra l’inizio dello scorso anno e la prima metà del 2018.


Con questi investimenti il totale dei bus acquistati da Copit dal 2013 ad oggi ha raggiunto il numero di 83, con cui è stato possibile sostituire più della metà del parco mezzi. Per avere un termine di raffronto con il passato basti dire che tra il 2008 e il 2012 l’azienda aveva acquistato solo 4 bus.


Grazie a questi investimenti, che consentono di utilizzare bus più belli, più confortevoli, che consumano di meno, che costano assai meno di manutenzione e che inquinano molto meno, si è riusciti a ridurre ad appena 5 unità ormai il numero dei mezzi più inquinanti di tipo Euro 0-1 (che oggi rappresentano solo il 3% del totale) e, per la prima volta, a portare il totale dei bus meno inquinanti di tipo Euro 5-6 sopra la soglia del 50% del totale del parco mezzi.


Con l’entrata in servizio, nella prima metà del 2018, di 12 bus nuovi il Copit ha di fatto già assolto agli obblighi di rinnovo del parco mezzi previsti dal Contratto Ponte regionale per il biennio 2018-19, che ha rappresentato una prima, importante, svolta per il Tpl toscano dopo i lunghi ed estenuanti anni di incertezza della nuova gara regionale e del relativo contenzioso aperto da MOBIT per tutelare gli interessi delle aziende toscane del Tpl e dei loro soci. 


La costituzione di One Scarl, avvenuta alla fine del 2017 e a cui Copit ha aderito tramite la controllata Blubus, e la certezza di risorse per questo anno e per il prossimo, hanno consentito per la prima volta dopo tanti anni di impostare un budget biennale e di mettere a punto un importante piano di investimenti per il biennio 2018-19.


Questo piano di investimenti, che è in piena attuazione e che è tutto orientato al miglioramento del servizio agli utenti, ha tra i suoi punti più qualificanti, oltre al rinnovo del parco mezzi di cui si è detto e che solo per il 2018 rappresenta un investimento per Copit di circa 2,4 milioni di €, investimenti per quasi 1 milione di € nel 2018 in nuove tecnologie e in nuove infrastrutture, tra cui spiccano la telelocalizzazione dei bus (cofinanziata dalla Regione), le paline intelligenti alle fermate e le app per fornire informazioni in tempo reale all’utenza, i nuovi siti web Copit e Blubus, la ristrutturazione della biglietteria di Pistoia, un piano straordinario di restauro delle pensiline e delle paline di fermata e l’introduzione della c.d. Monetica (ovvero della bigliettazione elettronica tramite tessera magnetica di riconoscimento, anch’essa cofinanziata dalla Regione), già attiva a Pistoia dallo scorso 18 giugno.


A questo primo blocco di investimenti, che per il 2018 vale circa 3.300.000 €, se ne dovrà aggiungere un secondo nel 2019, che al momento prevede un impegno per Copit di quasi 2.400.000 €. Complessivamente, quindi, tra quest’anno e il prossimo l’azienda prevede non meno di 5.700.000 € circa di investimenti, tra ulteriore rinnovo del parco mezzi, innovazioni tecnologiche e ammodernamenti infrastrutturali.


In linea con i dettami della normativa nazionale in materia di partecipate e con gli obiettivi indicati già a suo tempo dai soci, nel corso del 2017 è andato avanti il programma di razionalizzazione delle partecipazioni societarie del Copit, avviato nel 2012 con il duplice obiettivo di recuperare, ove possibile, risorse economico-finanziarie e, soprattutto, di semplificare il quadro gestionale, dismettendo partecipazioni non strategiche o non strettamente funzionali agli scopi primari della società.


A oggi, il numero delle partecipazioni direttamente o indirettamente detenute dal Copit in altre società è praticamente la metà di quello del 2012.

 

Dal punto di vista dei servizi di Tpl gestiti da Blubus nel bacino di Pistoia, vale la pena segnalare che nel 2017 si è registrata una significativa crescita del numero dei passeggeri trasportati, che hanno superato la soglia degli 8,3 milioni, rispetto ai meno di 8,2 milioni del 2016 e ai poco più di 7,8 milioni del 2012, con una quantità di km di servizio che si è invece ridotta, seppur di poco, rispetto al 2016.


L’impressione è che, quindi, l’azione congiunta dei miglioramenti aziendali e della qualità dei servizi degli ultimi anni e le modificate abitudini di fasce di popolazione precedentemente orientate solo verso soluzioni di mobilità privata, possano aprire, se sostenute anche da intelligenti politiche locali mirate a incentivare la mobilità collettiva, interessanti scenari di sviluppo per aziende che come il Copit abbiano raggiunto consistenti livelli di efficienza e di capacità di investimento.


Questo e’ il copit oggi: un’azienda sana, che può guardare con cauto ottimismo al futuro e che saprà fare il molto che, lo sappiamo, c’è ancora da fare per rispondere alle attese e alle esigenze dei cittadini.




Fonte: Copit
 
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2/7/2018 - 9:50

AUTORE:
Massimiliano

Quindi anche le aziende pubbliche possono essere bene amministrate! Da utente, posso confermare che (nonostante ci sia ancora molto da fare) il servizio di trasporto pubblico è migliorato, ad esempio ci sono ora molti bus moderni.
Mi sembra la dimostrazione che quando le aziende pubbliche sono amministrate da gente competente (e non da politici trombati), i risultati si vedono.