Il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, Giacomo Grifò, interviene sulla raccolta dei rifiuti porta a porta.

"Lunedì 3 dicembre è partita nelle nostre zone la tanto decantata raccolta dei rifiuti porta a porta, presentata nei mesi precedenti dalle autorità come nuovo modello di raccolta, smaltimento e riciclo degli scarti delle nostre attività. Purtroppo però sin da subito sono emerse delle criticità nell’organizzazione del suddetto servizio, criticità per altro segnalate dagli stessi cittadini sui social network con tanto di foto.

In altri casi invece i cittadini dopo aver preparato l’apposito sacchetto la sera prima per il giorno prestabilito, ad esempio l’organico, il giorno dopo lo hanno trovato sempre lì senza che nessuno lo avesse ritirato con i disagi del caso. Un disagio che potrebbe avere anche delle gravi conseguenze igienico sanitarie, soprattutto nei mesi estivi, quando le esalazioni provenienti dai sacchetti dell’organico lasciati ai margini delle proprietà attireranno animali di vario genere soprattutto nelle zone montane con conseguenze che tutti noi possiamo bene immaginare.

Inoltre un altro problema che Alia sembri aver sottovalutato è quella dell’ingombro del suolo da parte dei suddetti sacchetti, ingombro che talvolta potrebbe risultare pericoloso, soprattutto in strade anguste come quelle dei piccoli centri o dei borghi medioevali di cui la nostra zona è ricca. Pericoli che possono portare a incidenti come l’inciampare negli stessi da parte di persone anziane o diversamente abili, andando a costituire di fatto una specie di barriera  e presentando le nostre strade e i nostri marciapiedi come degli immondezzai a cielo aperto, una vera e propria ferita per il nostro paesaggio.

Altro punto critico che è emerso dall’assemblea dei sindaci è quello relativo all’aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, solo per il 2018 sono previsti aumenti del 25% cui si aggiungerà un altro 25% nel 2019. Alia chiede ai cittadini di provvedere loro stessi alla differenziazione dei vari materiali di scarto per aumentare i suoi ricavi e come ringraziamento i cittadini si ritroveranno alla fine con una tassa dei rifiuti lievitata del 50%, aumento che inciderà non poco sui bilanci familiari e soprattutto su quelle fasce di popolazione più debole, come disoccupati e pensionati con pensioni minime, soprattutto in un momento storico come questo segnato da una grave crisi economica che ha colpito profondamente ampie fasce della popolazione.

Noi come partito politico Fratelli d’Italia contestiamo innanzitutto l’assegnazione dell’appalto a Alia e di questo sistema di gestione; appalto di durata , è bene ricordarlo, ventennale e proponiamo un sistema alternativo e di migliore efficienza e gestione che integri quello che già esiste, adottando ad esempio i termovalorizzatori per lo smaltimento di quei rifiuti non riciclabili, con la possibilità dei suddetti di produrre anche energia elettrica da immettere nel circuito circostante portando quindi una migliore efficienza energetica e di tutela ambientale con una conseguente, quando il sistema sarà a regime e ben collaudato, risparmio sulle bollette anche per i cittadini e i vari enti. In poche parole costituire un circuito a movimento zero dove ogni realtà possa avere il suo impianto di riciclo a basso costo e a basso impatto ambientale e soprattutto dai costi contenuti.
 
Facciamo inoltre notare che in questi giorni di inizio raccolta porta a porta assistiamo al passaggio continuo dei veicoli addetti alla raccolta con conseguente impatto ambientale e di logorio dei mezzi, quando invece una più attenta gestione avrebbe evitato questo inutile spreco di risorse pubbliche.

In un periodo in cui si guarda tanto all’ambiente e al riciclo ci auguriamo che quello appena iniziato non sia un altro inutile carrozzone politico burocratico che più che alla salute ambientale e dei cittadini guardi alle tasche di qualche politico silurato e “sic” riciclato come manager nella gestione dei rifiuti, con l’unico risultato di aggravare la già tanto precaria situazione economica di tante famiglie italiane in difficoltà.

Ȇ bene ricordare a questi signori che in Italia la differenziazione dei materiali di scarto veniva fatta già nei primi anni 40, per la precisione si trova un articolo sull’argomento sulla rivista Tempo del 25 settembre 1941 n.121 p.p 21 - 23, come a dimostrare che niente di nuovo è stato inventato, si tratta solo di perfezionamenti da apportare a quello che già esiste".