Comunicato stampa a firma del sindaco Amidei: "L’articolo 32 della Costituzione recita “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti…”. Si tratta quindi di trovare le forme giuste perché se ne esplichi lo spirito e, non solo, misurare la qualità del servizio e capire se c’è equità di accesso. In questo ambito trovano il senso le “Case della Salute”.
Cosa sono? Presidi territoriali sempre aperti, sedi pubbliche dove dovrebbero convivere i servizi che erogano prestazioni sanitarie e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione. Quali figure? Medici medicina generale (presenza “sine qua non”), specialistica ambulatoriale e sociale. Quali funzioni? Continuità assistenziale, integrazione territoriale e di competenze, filtro della salute pubblica, risposta vicina ai bisogni.
Ma veniamo alla “casa della salute” inaugurata nel Comune di Larciano nel 2017. Il Sindaco e tutta l’amministrazione puntano il dito contro la sua funzionalità e , per dirla in breve, denunciano che, oltre a non brillare in quanto a risposte mirate quali quelle specialistiche e infermieristiche, ora vengono messi al bando 450 mutuati che dal 1 gennaio rimangono scoperti del medico di base!
Riconoscono e ritengono sacrosanto il diritto di un professionista di spostarsi su piazze più ampie o più favorevoli, non accettano però la mancata risposta dell’ente erogatore del servizio. Viene a tutti da pensare che le persone e gli enti preposti abbiano perso il controllo sul lavoro di concertazione per la gestione e programmazione degli interventi. Dal mese di ottobre il medico ha fatto sapere che si sarebbe trasferito altrove, non si può arrivare al primo di gennaio e chiedere agli assistiti di recarsi nei comuni limitrofi fino a risoluzione del vuoto. Le procedure sono note, l’iter non è uno dei più brevi, ma un sostituto, conferma il Sindaco, poteva tamponare in modo meno negativo il problema del momento. L’amministrazione tutta si sente abbandonata, messa da parte, ma i cittadini di Larciano, non sono cittadini di secondo ordine, sono semplicemente cittadini del Comune di Larciano, 6400 abitanti, ma tutti ugualmente bisognosi di risposte, specie in ambito sanitario. La qualità e quantità dell’uso delle risorse sono in tal senso prioritarie, perciò i cittadini chiedono all’Asl di rimboccarsi le maniche e destinare alla Casa della Salute di Larciano risorse e professionalità adeguate ai bisogni nel rispetto di quanto programmato in fase di progettazione, al Sindaco di continuare ad usare tutte le forme di richiesta, di attacco, di collaborazione, di informazione che consentano, quanto prima, la risoluzione del problema in essere, ma che, soprattutto, rendano merito alla Casa della Salute di Larciano in quanto tale.