La segreteria Pd di Pescia ha preparato il seguente intervento in merito alla prossima installazione di una antenna mobile in zona Aramo.

"Abbiamo appreso solo dalla stampa, la notizia che all’ingresso del paese di Aramo, nel pieno della Svizzera Pesciatina sorgerà un’antenna alta ben 27 metri per il segnale mobile della telefonia.

Pur non essendo contrari a queste opportunità di sviluppo, soprattutto per le zone che hanno una ricezione di segnale ancora debole rispetto alle esigenze attuali, siamo a contestare vivacemente le modalità superficiali con cui l'amministrazione comunale ha gestito il rilascio dei permessi di una struttura che avrà un enorme impatto ambientale sull’area, dando per scontato (speriamo) che da un punto di vista della salute pubblica siano state prese tutte le precauzioni del caso (pareri Arpat ecc…).

Prima di dare certe autorizzazioni era giusto coinvolgere tutti gli abitanti della Valleriana e magari, se possibile, trovare soluzioni alternative

Non crediamo che la parte politica non ne fosse a conoscenza, ma se così fosse crediamo che in qualche maniera i dirigenti del Comune debbano rispondere di un atteggiamento a dir poco irrispettoso verso una comunità così importante, forse non numericamente, ma sicuramente per qualità.

A questo punto pensiamo che il minimo che si possa fare sia di contrattare con l'azienda che gestisce l’impianto la possibilità di dare alla struttura un impatto ambientale più contenuto, magari usando anche strutture a forma di albero, e come altri Comuni hanno già fatto cercare di usare il nome della stessa azienda come sponsor per manifestazioni da effettuarsi nella Valleriana.

La scelta più importante questa amministrazione la dovrà compiere per il futuro, dove secondo il nostro parere dovrà dotarsi di un piano che individui delle aree apposite dove concentrare le antenne sentiti i cittadini ed evitando così certe situazioni scomode.

Il futuro si muove nella direzione di un sistema di comunicazioni sempre più sviluppato, il Comune di Pescia non dovrà farsi trovare impreparato".

Sulla stessa vicenda interviene anche Legambiente Valdinievole.

"Legambiente Valdinievole venuta a conoscenza dei lavori per l'impianto di un'antenna in località Aramo e di un'assemblea cittadina tenuta nella piazza della chiesa, naturalmente nel rispetto delle norme anti Covid e con una vasta partecipazione di residenti di tutti i paesi della Valleriana invia una lettera aperta al sindaco Oreste Giurlani e all'Arpat.

Chiediamo di conoscere i dettagli tecnici dell'impianto (tipologia dell'antenna, altezza, frequenze utilizzate, potenza, emissioni); se sono state misurate da Arpat le emissioni, sommate a quelle già esistenti, per verificare il rispetto del limite dei 6 V/m. Inoltre vorremmo sapere se il Comune è dotato di un piano che disciplini le installazioni di antenne in ordine alla salvaguardia della salute degli abitanti e delle qualità dei paesaggi, anche in assenza di vincoli già codificati. Se, nel caso in cui tale piano non sia stato adottato, l'amministrazione comunale intenda adottarlo in tempi brevi attraverso un processo partecipativo che coinvolga gli abitanti e gli altri soggetti portatori di interesse.

Se il Comune è disposto a impegnarsi a dare la massima pubblicità e a fornire alla popolazione tutte le informazioni sulle future richieste di autorizzazione di installazioni di antenne per consentire trasparenza e conoscenza di questi processi da parte dei cittadini.

Viene inoltre chiesto se è stato valutato e come il fatto che l'antenna insiste su un luogo di intenso passaggio, con edifici abitativi e rurali a distanza di meno di 100 metri e se è stato valutato il fatto che l'antenna dista qualche decina di metri dal cimitero, cioè da un luogo frequentato e in cui le persone sostano a lungo.

Legambiente Valdinievole chiede infine in relazione all'antenna che si intende installare ad Aramo, una moratoria dell'intervento per permettere ai cittadini di acquisire tutte le informazioni sull'impianto  ed essere garantiti sulla sua bontà. E cosa il Comune intende fare in ordine al 5G e se l'amministrazione è disponibile ad aprire un tavolo di confronto su tale tema prima di assumere ogni decisione".