Sabrina Gilardi (Confindustria Turismo) interviene sulle Terme.

"Da troppo tempo la situazione delle Terme stagna ed è evidente che non si possa più aspettare il “cavaliere bianco” spesso evocato, con un filo di ironia, anche dal nostro sindaco.
 
Dobbiamo essere consapevoli inoltre del fatto che le risorse pubbliche, che continueremo comunque a chiedere, dovranno costituire fonte di  investimento per il rilancio, e non versamenti improduttivi destinati a sparire in qualche voragine di bilancio. 
 
Il riposizionamento del prodotto Montecatini sul mercato termale italiano, europeo e mondiale è del resto operazione complicata, che non sempre il pubblico ha dimostrato di saper fare: è ormai irrimandabile, data la situazione in cui versa la società, che essa si dia un piano industriale praticabile, avendo ben chiaro dove vuole andare e calcolando se ha le energie per farlo.
 
Quello che ci è stato presentato, per quanto in forma preliminare, prevede la privatizzazione di alcuni settori e una gestione pubblica dell'attività sanitaria. Il progetto è stato delineato da nostri concittadini, tecnici esperti in complicate vicende societarie, che su richiesta del sindaco, hanno  messo gratuitamente a disposizione della città la propria professionalità; grazie, a proposito, per il tempo dedicato e l'impegno profuso.
 
Nessuno nega che si tratti di una strada nuova e per certi versi originale, che impone qualche passo indietro rispetto a posizioni che sembravano non trattabili ma ci consegna uno schema progettuale che individua un percorso concreto. Come Confindustria Toscana Nord, nel suo totale e nella componente turistica, sappiamo che ciò significa che la riorganizzazione dovrà comprendere anche l'assunzione di un manager termale che possa seguire al meglio il lancio la delicata fase della privatizzazione, gestire il rilancio dell'attività sanitaria e controllare per la tutela del patrimonio della società.

Così, forse, Montecatini e le sue terme troveranno nuovi stimoli di crescita, e si presenteranno al “cavaliere”, se e quando verrà, appetibili e, se non risanate, in via di risanamento; e soprattutto con la dignità che la sua tradizione e la sua  essenza meritano.

Tutta la città si dovrebbe stringere attorno a questo percorso, avendo realisticamente constatato che la soluzione per molto tempo considerata ideale è realisticamente superata dai fatti e dalla storia.
 
E’ vero, siamo stanchi e abbattuti; ma l'imprenditore, per definizione, non deve mai smettere di combattere per la propria azienda e per il territorio. Noi saremo sempre presenti con i nostri suggerimenti e con il sostegno alle Terme".