L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
QUARRATA - Tra le 34 persone verso le quali sono state emesse misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Minerva” figura anche Stefano Ostento, 61 anni, imprenditore edile e presidente della Blu Volley Quarrata. L'uomo si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di presunti collegamenti a un clan.
I finanzieri del comando provinciale di Firenze e dello Scico, nell'operazione 'Minerva' coordinata dalla Dda di Firenze, hanno dato esecuzione a un provvedimento del gip di Firenze che ha disposto 34 misure cautelari per altrettante persone accusate di essere legate al clan camorristico dei Casalesi. In corso sequestri per 8 milioni di euro.
Gli indagati avrebbero agito in Toscana sia con società operanti in prevalenza nell'edilizia sia con investimenti nel settore immobiliare. Le attività sono state svolte nelle province di Firenze, Lucca, Pistoia, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Roma, Isernia e Caserta.
Per l'inchiesta esisteva un sistema di fatture false per reimpiegare ingenti quantità di denaro di provenienza illecita in Toscana attraverso società operanti nei settori commerciale e immobiliare. Tra le misure disposte dal gip ci sono quattro arresti in carcere, 6 ai domiciliari, 9 obblighi di dimora e 15 misure di interdizione personale con divieto di svolgere attività inerenti l'esercizio d'impresa. Sottoposti a sequestro preventivo beni per 8,3 milioni di euro. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, intestazione fittizia di beni ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, con l'aggravante di aver favorito l'associazione camorristica del clan dei Casalesi. Contestati illeciti anche a 23 società.