Il gruppo consiliare Pd interviene in tema di sicurezza.

"Ogni volta che il nucleo per la sicurezza del territorio fa un intervento, la città deve assistere al puntuale e stucchevole intervento di autoincensamento dell’assessore pro tempore alla sicurezza.

La verità però è che il nucleo interno alla polizia locale è stato costituito a dicembre 2018 e le attività che l’assessore si intesta hanno avuto inizio prima del suo arrivo e proseguono nonostante i tagli alla sicurezza. Difatti, il comando è passato da 29 a 25 vigili e il nucleo è passato da 3 a 2 unità. 

Da quando c’è questo assessore alla sicurezza la città ha improvvisamente scoperto che il comandante dei vigili è bravo, gli uomini in servizio meritano un monumento e che il nostro comando è il migliore di tutti. Degrado e criminalità sono diventati invece variabili indipendenti da responsabilità del Comune, dovuti alle colpe dello Stato e a sudici e incivili. Tutto bellissimo, meraviglioso. Un vestitino narrativo costruito su misura. Ecco quindi che una rapina con lui all’opposizione è colpa della giunta, mentre una rapina con lui in giunta è una cosa che accade dovunque e non dipende dall’amministrazione. 

L’apoteosi viene però raggiunta quando l’assessore si lamenta dell’eredità ricevuta, cioè tutti i mezzi e tutti gli uomini di cui oggi si vanta. Siamo davvero all’incredibile e ci chiediamo quale sia l’opinione che si ha dei cittadini laddove si pensa di poter somministrare questa minestra. 

Siamo quindi ancora una volta costretti a ribadire che l’assessore pro tempore attualmente in carica è chiamato a produrre atti concreti rispetto alle promesse fatte. Questi amministratori sono andati a prendere i voti promettendo pulizia totale, azzeramento del degrado, controlli a tappeto su residenze e contratto di affitto. 

Il risultato a quasi metà mandato è una città peggiorata sotto tutti i punti di vista, soprattutto in termini di degrado e sicurezza".