«La giunta regionale, dopo il confronto avvenuto con la conferenza dei sindaci dell’area pistoiese e Valdinievole ha approvato la programmazione degli interventi in ambito sanitario finanziato con il Recovery Fund, riguardante le reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale. Il Covid 19 ci ha insegnato come la sanità territoriale sia fondamentale: la Toscana era una delle poche Regioni in Italia ad avere una rete, quella delle Case della salute, già presente: con le risorse europee e con quelle regionali questa rete si rafforzerà ancora di più».

Lo dice Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione aree interne, illustrando le principali novità introdotte dall’approvazione della programmazione in ambito sanitario per la provincia di Pistoia finanziata con il Recovey Fund.

«Le Case della comunità sono il cuore della sanità territoriale – spiega Niccolai – e in provincia di Pistoia vedremo l'ampliamento, la riqualificazione o la nuova realizzazione di questa realtà, ovvero strutture attraverso cui coordinare tutti i servizi sociosanitari offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici. A queste case di comunità “Hub” si affiancheranno le case della comunità “Spoke”, ovvero le attuali Case della salute. In questo quadro i fondi europei finanzieranno interventi di riqualificazione, ampliamento o ristrutturazione di quattro Case di comunità “hub”: a Montecatini Terme in via San Marco; nell’area della ex Villa Ankuri in Comune di Massa e Cozzile (nuova realizzazione); a Quarrata, presso l’attuale Casa della salute; a Pistoia, area ex Ceppo; a San Marcello Pistoiese nell'area dei locali del Pacini.

A queste strutture ovviamente – prosegue Niccolai – si affiancano le Case della comunità “Spoke” già esistenti (Agliana, Buggiano, Casalguidi, Lamporecchio, Larciano, Monsummano, Pescia, Pieve a Nievole) e quelle in fase di realizzazione o che saranno realizzate con fondi della Regione (Ponte Buggianese e Bottegone).
 
Novità ancora più importante è costituita dagli “ospedali di comunità” ovvero strutture che servono a garantire le cure intermedie a quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico e non richiedono assistenza ospedaliera, ma assistenza infermieristica h 24. 
 
«Nel 2020 – ricorda Niccolai – erano stati messi a regime posti di cure intermedie presso l’area ex Ceppo a Pistoia e, in Valdinievole, da anni vi erano alcuni posti letto di cure intermedie in alcune Rsa. Con le risorse europee sarà rafforzata la qualità dell'offerta dei 72 posti letto di cure intermedie a Pistoia e la realizzazione di nuovi 20 posti letto di cure intermedie a Monsummano, per l’area della Valdinievole che finora era sprovvista di una struttura apposita.

Vi sono, inoltre, importanti novità anche nell’ambito della telemedicina. Il governo nazionale, infatti, ha previsto anche la realizzazione di centrali operative per la valutazione multidimensionale e presa in carico socio-sanitaria delle segnalazioni non urgenti di assistiti fragili, nella rete di servizi territoriali e in dimissione protetta ospedaliera, nell’assistenza domiciliare integrata, semiresidenziale e residenziale e nei passaggi tra luoghi di cura diversi. In ognuna di queste strutture saranno operativi alcuni infermieri. In provincia di Pistoia sono previste due centrali operative territoriali a Montecatini Terme e due a Pistoia. Le centrali operative sono il primo tassello dello sviluppo della telemedicina, che eviterà ricoveri non appropriati in ospedale e una migliore efficacia nelle cure, in particolare delle malattie croniche.

Sono tutti progetti finanziati e quindi concreti – conclude Niccolai – che certamente andranno ad accrescere la qualità dei servizi sanitari territoriali nella nostra provincia».