Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Ieri passeggiando intorno casa ho notato con grande piacere che i lavori di rifacimento dei marciapiedi di Via Boccaccio sono terminati. Un bene soprattutto perché la parte intorno al "centro diurno .....
PODISMO

Ben 75 staffette hanno onorato la memoria del podista Alessio Torracchi, gara podistica a staffetta 3,900 x 2 atleti organizzata dalla Pro Loco Fognano.

IPPICA

All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme il mercoledì sera di trotto ha proposto un programma dedicato alla Fise – Federazione italiana sport equestri – con sette prove tra cui l’handicap a invito abbinato alla scommessa Tris-Quarte-Quintè.

BASKET

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, mercoledì 24 luglio, la campagna abbonamenti 2024/25 di A.S. Estra Pistoia Basket 2000 che avrà come claim “Il più grande spettaholo”.

PODISMO

Non molte le gare disputate in questi ultimi giorni, sufficienti però per regalare altre 4 affermazioni ai podisti della Silvano Fedi (raggiunta quota 90 dal 1° gennaio).

BASKET

Siamo ancora al 23 luglio e i motori della stagione 2024/2025 si stanno già accendendo.

HOCKEY

L'importante tassello di completamento dell'Impianto di Montagnana (Hockey Stadium Andrea Bruschi) potrebbe davvero prendere forma nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi l'Hockey Club Pistoia ha formalmente donato il progetto preliminare all'amministrazione comunale di Marliana.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto un accordo, di durata biennale, con Giuseppe Valerio che sarà il secondo assistente di coach Dante Calabria.

TAEKWONDO

Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

none_o

C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

none_o

Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo luglio 2024.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
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In risposta a: domando del 9/2/2016 - 13:30
domanda n° 2
AUTORE: roberto ferroni
email: -

10/2/2016 - 9:46

Rispondo a me stesso notando con piacere l'inclusione di TUTTI i Cittadini alla vaccinazione anti meningite. Speriamo che questa lieta notizia non sia il solito bla-bla e che ci sia molto presto la disponibilità del vaccino, per ora solo nelle carte burocratiche ma non nella disponibilità de e per i Cittadini.
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In risposta a: vaccino si vaccino no: è la terra dei cachi del 7/2/2016 - 16:34
domando
AUTORE: roberto ferroni
email: -

9/2/2016 - 13:30

Alle parole della signora vorrei aggiungere una domanda: si consiglia la vaccinazione ai minori di 65 anni. Bene se questo vuol dire che gli ultra 65enni sono immuni, altrimenti si può dedurre, come diceva il generale Cadorna a proposito della truppa: SONO CARNE DA MACELLO.
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AUTORE: Giovanni Torre
email: -

7/2/2016 - 21:37

Il governatore Rossi ha dato il via al tavolo di lavoro per un futuribile accorpamento della Toscana con le Marche e l'Umbria adducendo che le tre regioni sono simili tra loro e quindi ben venga questo matrimonio.

Storicamente non abbiamo affinità in quanto la Toscana è sempre stata autonoma con i vari ducati,Lucca ed il Granducato di Toscana,le altre due facevano parte dello Stato Pontificio e quindi poco simili a noi.

La Toscana è regione insostituibile nella storia della penisola,ha circa 3.746,000 abitanti ,l'Umbria 895.000,le Marche 1.551.000 con un totale di 6.192.000.

Ci dice,sempre Rossi,che uniti saremo una grande regione dell'Italia Centrale alla pari con le altre,ora si dà il caso che la Lombardia da sola sia quasi 10.000.000 più magari il Piemonte e la Liguria e fanno 16.000.000,quasi tre volte il raggruppamento Tosco-umbro-marchigiano.

Per contare di più ,da che mondo è mondo,ci vogliono i numeri che solo un'accorpamento con l'Emilia Romagna(abitanti 4.451.000) ci garantirebbe meglio,magari includendo le Marche mentre l'Umbria sarebbe,penso,più contenta con il Lazio.

Oggi si trova difficoltà all'accorpamento tra due comuni come Chiesina e Uzzano,figuriamoci i tempi che ci vorranno per arrivare alle regioni!
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AUTORE: Noemi Sembranti
email: [protetta]

7/2/2016 - 16:34

Preso atto che sia utile e anche necessario vaccinarsi contro la meningite ho dovuto allo stesso tempo constatare di persona che non sia così semplice: i numeri telefonici messi a disposizione dei cittadini per prenotarsi al Servizio di Igiene e salute Pubblica del territorio sono completamente in tilt e gli appuntamenti programmati (per chi è riuscito ad averli) sono slittati a maggio. I medici di base si rifiutano di vaccinare i propri assistiti anche quelli a rischio o che svolgono attività assimilabili alle professioni sanitarie (badanti); inutile andare a pagare il ticket sanitario di 58 € perchè poi bisogna vedere chi ha il vaccino e chi si rende disponibile a fare l'iniezione;io ho deciso di andare in farmacia e comprarlo, ma anche le farmacie non sono rifornite e rimane poi il problema della somministrazione.
Mi sento davvero di voler ringraziare tutti, ma proprio tutti gli addetti ai lavori di questa super efficiente organizzazione.
Grazie ai Politici e ai Dirigenti della Regione Toscana, grazie a Dirigenti, Responsabili e Funzionari della neo nata ASL centro , della Società della Salute della Valdinievole e dei Comuni. Grazie grazie e ancora grazie.
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In risposta a: @Sig.Ferroni del 28/1/2016 - 19:30
Caro signore registrato e garantito
AUTORE: roberto ferroni
email: -

1/2/2016 - 11:36

Sono d'accordo con lei sulle leggi che esistono, e devono essere rispettate. Ma la figura del Garante é stata istituita proprio perché sorvegli e derima prima di essere costretti a rivolgersi ad un legale ed un tribunale per far valere i propri diritti. Se poi, come lei asserisce, non dispone degli strumenti per far fronte all'incarico che gli é stato affidato, mi domando perché non se li procura, visto che potrebbe e dovrebbe. Quindi, mi ripeto, la figura del Garante che utilità rappresenta se molti se ne fregano delle leggi e mi, ci, costringono o a subire o a spendere in onorari, tempo, prolissità varie ?
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In risposta a: Rispondo del 28/1/2016 - 13:18
@Sig.Ferroni
AUTORE: Casa,dolce casa
email: -

28/1/2016 - 19:30

Caro Sig.Ferroni ,a lei che è un'attento lettore di questo giornale telematico, faccio notare che io capisco benissimo che la causa di queste "rotture" non è imputabile al garante per il semplice fatto che non può disporre dei dati di riferimento per sanzionare questi impuniti.

Sorvolo sul fatto che questi garanti sono amici degli amici,la cosa non mi riguarda ma il concetto è questo:

1°Coloro che fanno di professione i "procacciatori di affari telefonici" svolgono un lavoro come un'altro per sbarcare il lunario ma,non accetto,che debbano telefonare ai cosi detti numeri vietati a loro forniti,immagino,dal garante.
Se lo fanno, e lo fanno, sono FUORI LEGGE con tutto quello che ne può derivare

2°Occorre trovare un rimedio alla tecnologia che prevede che si possa telefonare con i numeri di fantasia,questa sarebbe una traccia indelebile per,almeno, scoraggiare questo stato di cose che è irreversibile per la complicità ed interessi degli addetti ai lavori.

3°Mi informano che sarebbe possibile rintracciare i numeri veritieri da cui vieni contattato,questo come servizio aggiuntivo costoso e rinnovabile nel breve tempo,perchè devo spendere soldi per stare in pace quando la legge me lo permetterebbe!!!
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In risposta a: Casa, dolce casa del 27/1/2016 - 21:20
Rispondo
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

28/1/2016 - 13:18

Egregio Signore, Lei chiede: Il Garante che fa ? Mi perdoni ma la risposta mi sembra ovvia, prende un lauto stipendio (forse da condividere via "spontanee" donazioni con quelle forze che lo hanno messo in carica), così come ogni altro garante, che elenco qui sotto:
--------------------------------------
A.G.C.M. - Autorità garante della concorrenza e del mercato
Commissione di garanzia sull'esercizio del diritto di sciopero
AGCOM - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Autorità garante per la protezione dei dati personali
Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici
AIPA - Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione
Autorità per l'energia elettrica e il gas
CONSOB - Commissione nazionale per la società in borsa
ISVAP - Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private
Sito Ufficiale dei Sondaggi Politici ed Elettorali
Garante del contribuente

------------------------------------ Ha mai sentito qualcosa di più incongruente come l'autorità su i dati personali, se non si clicca SI si viene esclusi dal procedere, oppure quelle sul gas ed energia elettrica - tutti i fornitori hanno più o meno le stesse tariffe e magari anche ISVAP dove la concorrenza è solo una vuota parola con buona pace dell'A.G.C.M. .
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In risposta a: del
Casa, dolce casa
AUTORE: Registrato e Garantito
email: -

27/1/2016 - 21:20

Pur capendo che la gente che lavora è di tutto rispetto,trovo vergognoso che ,da tempo e tutti i Santi giorni,si debba ricevere dalle due alle tre telefonate di pseudo call.center che ti vogliono vendere qualcosa.
Faccio un passo indietro,io sono iscritto nel registro del garante della privacy con tanto di numerino regolamentare,questi signori che telefonano NON dovrebbero contattare questi nominativi pena multe e via dicendo.

Niente da fare il loro vangelo è l'intero elenco telefonico e,per non farsi riconoscere consapevoli di agire illegalmente,cambiano di continuo i numeri telefonici letti dall'utente sia con numeri inventati della telefonia fissa che con altrettanti di quella mobile dei cellulari.

Il Garante che fa? Niente perché pretende che venga riempito un foglio con l'ora ,il nome dell'interlocutore ed il numero da cui chiamano,follia belle e buona come si fà a conoscere il vero numero da cui telefonano?

Il rimedio ci sarebbe e cioè non se ne esce se non si responsabilizzano i gestori telefonici che conoscono benissimo questi call center dal numero di contatti giornalieri e che dovrebbero portare a conoscenza di questo elenco di utenti che non DEVONO essere contattati,a niente servirebbe cancellare il nostro numero dall'elenco telefonico.

Guardate questo non è una fenomeno da sottovalutare,ognuno ha diritto a vivere tranquillo in casa sua,specie negli orari dei pasti e, con circa 60 telefonate indesiderate al mese, non lo è di certo ma,in Italia succede questo ed altro!!!
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In risposta a: del
Scenario internazionale
AUTORE: Pensierino della sera
email: -

25/1/2016 - 14:42

Lo scenario si potrebbe ripete,pari pari,come l'altra volta quando il pericolo libico era rappresentato da Gheddafi,con aerei italiani che contribuirono alla caduta del suo regime.
Come ringraziamento la Nato o meglio gli USA non ci rammentarono neanche ,solo Regno Unito e Francia ma,tutto questo,non ci ha insegnato nulla ed ora si dovrebbe ripartire con questi nuovi interlocutori con tutte le problematiche del caso.
Ma non ne abbiamo già troppe di grane in Italia per addossarci in prima persona questo compito di super visori del Mare Nostrum che,dal tempo dei romani sia ben chiaro, non è più Nostrum!
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AUTORE: luciano sabattini
email: [protetta]

17/1/2016 - 18:15

grazie Oliviero per la tua interrogazione.Sei una persona speciale che fa dei problemi di Pescia "suoi problemi" Se esprimo la mia opinione corro il rischio di andare in galera, la tua interrogazione e chiara e completa, quale sarà la risposta? Io credo che i valori di responsabilità, di serieta, di coerenza nella gestione pubblica delle cose, ognuno con le sue presise competenze sia giornalmente disatteso, PERCHE???
tienimi aggiornato grazie Luciano sabattini 17.1.2016M4
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AUTORE: Benedetti Remo
email: [protetta]

15/1/2016 - 17:15

Succedeva una volta e succede anche oggi, in un' altra forma, la lotta di classe e le supremazie lobbistiche.
Non siamo per nulla uguali difronte alle istituzioni di qualunque ordine e grado sociale.
Ai miei giorni, nonostante l' enorme sacrificio delle famiglie e dei figli per acquisire un titolo di studio, i Signori insegnanti prima di tutto basavano il loro giudizio di merito sull' alunno dalle origini sociali da cui proveniva.
E poi per trovare un lavoro la selezione, a parità di merito, privilegiava le originarie classi più colte e benestanti della società italiana, scartando i figli diplomati o laureati della cosidetta classe salariata o peggio ancora contadina.
Oggi, invece, in una forma diversa, si portano avanti, per ragioni politiche e non di merito, quegli individui che aiutano a spingere il carro sul quale molti politici siedono accovacciati.
Insomma, prima, c' era il predominio delle lobbies sulle classi più deboli della società italiana, oggi le " sponsorizzazioni" partitiche.
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In risposta a: Caro Sig. Benedetti del 11/1/2016 - 13:13
Evviva la democreazia e la libertà.
AUTORE: Benedetti Remo
email: [protetta]

12/1/2016 - 17:47

Egr. Signor Roberto Farroni sono pienamente d' accordo con Lei sul contenuto del Suo intervento:speriamo che le cose vadano sempre così anzi meglio: meno contestazioni e politiche e sindacali per il bene del Paese e per ritrovare quello che da cinque anni abbiamo perduto
e cioè il lavoro.Solo con il lavoro ritroveremo il benessere e ridurremo la povertà anche , però, con una giusta distribuzione del reddito nazionale.
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In risposta a: RICORDI DI SCUOLA del 8/1/2016 - 21:16
Caro Sig. Benedetti
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

11/1/2016 - 13:13

Che brutta cosa le dittature, nere, rosse, civili, militari, laiche, religiose. La dove il popolo non ha potere di espressione, la dove è permesso sempre e solo dire Sissignore non può esserci benessere, morale, sociale o materiale. Qui in Italia finì fra il '43 ed il 45, altrove durò fino all'89. In alcuni luoghi dura ancora, vedi Corea del Nord. Meno male che da noi, una volta provato un colore di dittatura siamo stati abbastanza intelligenti da non permettere che ne arrivasse un'altra, di differente colore.
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In risposta a: del
RICORDI DI SCUOLA
AUTORE: Benedetti Remo
email: [protetta]

8/1/2016 - 21:16

Eravamo in piena guerra, correva l' anno 1941, ma noi ragazzi e ragazze della campagna di Fattoria, frazione del Comune di Ponte Buggianese, andavamo a scuola " DA NICCHERI"in una aula mista sia per età che per sesso. Con grandi sacrifici i nostri genitori ci " arrangiavano" con vestiario e scarpe per fare un buon percorso a piedi fra le redole e le strade strette e polverose di allora per giungere puntuali a scuola.
L' ambiente contadino, durante il periodo fascista, era piuttosto modesto e in più casi povero; quindi più di tanto non ci permetteva.
Valeva, però l' onesta e l' amicizia tra noi ragazzi così come nelle famiglie, molto rispettose daL PUNTO DI VISTA MORALE E CIVILE.
La dittatura e le leggi fasciste obbligavano le famiglie a corredarci delle divise per sfilate di circostanza e pure il saluto fascista.Tanto era radicato in alcune famiglie questo " obbligo " che perfino nella foto-ricordo della scolaresca di Fattoria dell' anno 1941-42 un alunno fa il saluto romano ed un altro mostra il berretto con l' effige del fascio.
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In risposta a: Passato e futuro del 28/12/2015 - 14:09
La miseria e la serenità
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

7/1/2016 - 17:37

Egr. Signor Giovanni, grazie anzitutto del suo intervento mentre cerco di rispondere -secondo il mio pensiero - alle sue osservazioni.
In questo caso sono soltanto un cronista della storia italiana vista e vissuta in un Paese di campagna e non un politico preparato a risolvere i più gravi problemi della società. Però non ritengo sia il caso di cambiare pianeta, ma di lottare con le nostre forze al cambiamento di questa società. E come?
Secondo il mio punto di vista occorre dare un' educazione morale e civica a queste nuove generazioni sia dal punto di vista morale che religioso: E poi occorre preparare una classe politica al senso civico al controllo del bene comune ed ai bisogni delle classi disagiate e più povere della nostra società italiana: il sentimento cristiano delle nostre coscienze.
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In risposta a: La miseria e la serenità del 6/1/2016 - 19:27
Egregio Signor Benedetti
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

7/1/2016 - 11:39

Sotto ogni bandiera, forse eccettuando quella dei Frati Trappisti, ogni società lavora, o dice di lavorare, per migliorare il benessere materiale dei suoi Cittadini. Innegabile che negli ultimi settantacinque anni, uno di meno dei miei, il livello di benessere sia enormemente aumentato. Che questo poi sia andato parzialmente a discapito del livello morale può essere una conseguenza. Quando ero ancora imberbe sentivo parlare delle Folies Bergères di Parigi come il massimo della trasgressione. Oggi basta accendere la TV per vedere ragazze altrettanto, a volte di più, discinte. Eppure la massificazione dell'informazione e dei suoi strumenti, la TV fra questi, hanno portato molta conoscenza, hanno aiutato la popolazione ad acquisire nozioni ed informazioni che hanno accresciuto la conoscenza, a volte anche la cultura, permettendo avanzamenti da quello che era il livello "proletario" dei nostri avi. Lei mi parla di aderire agli insegnamenti del cristianesimo. Certo, per chi cristiano è e si conferma in pensieri ed azioni può essere una strada ma oggi la libertà di pensiero, figlia appunto di quel progresso non più oscurantista di una società retrograda, permette anche a chi professa altre Fedi, o nessuna, di comportarsi da persona civilmente corretta. A volte nel bene, altre nel male, una medaglia ha sempre il suo rovescio e credo di non sbagliare se Lei che mi sembra un devoto cattolico non abbia presente che la perfezione non è di questo mondo. Chiudendo questa corrispondenza, Le auguro un felice 2016, ed altri, pur imperfetti che saranno.
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In risposta a: Come prima, più di prima del 28/12/2015 - 18:10
La miseria e la serenità
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

6/1/2016 - 19:27

Egr.Signor Roberto Ferroni, anzitutto la ringrazio con sincerità che ha voluto esprimere la sua opinione su queste mie considerazioni sul passato remoto ed il presente della società italiana. Anzitutto non si tratta di una " infervorata retorica" , ma bensì di una cronistoria della nostra Italia degli ultimi settantacinque anni, sotto il profilo morale, politico, lavorativo e di progresso. Mi pare che osanni il progresso raggiunto per quanto riguarda la longevità della vita ed il benessere indivuale e collettivo raggiunto con la laboriosità delle nostre braccia e menti di italiani.
Quello che é mancato e che tutt'oggi manca
é la solidarietà e la compartecipazione di questo benessere verso i meno fortunati ed i più poveri che ulteriormente aumentano.
Per quanto riguardano tutti i ladri " italiani"occorre più controllo a tutti i livelli, controllo che in questa democrazia é quasi sempre mancato ed in modo particolare in questi ultimi tempi.
Per quanto riguarda la moralità sotto ogni profilo, già dalla famiglia dovremmo educare i figli ad essere onesti e rispecchiarsi negli insegnamenti del cristianesimo.
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In risposta a: del
straordinario
AUTORE: giovanni
email: [protetta]

5/1/2016 - 18:13

STARORDINARIO
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In risposta a: del
A chi troppo e a chi nulla!
AUTORE: Giovanni Torre
email: -

4/1/2016 - 21:07

Il mio commento non riguarda il passato ma l'avvenire che vede Pisa acquisire sempre più posti di lavoro grazie alle direzioni in loco dei tanti uffici come la ASL area vasta,il Consorzio di Bonifica Basso Valdarno ,ENI e chi più ne ha più ne metta,citiamo l'aeroporto Galilei,l'università e l'ospedale a carattere nazionale.

Eppure Pisa ha gli stessi abitanti di Pistoia e Lucca,Livorno ne ha il doppio,Prato non ne parliamo ad allora forse dipenderà dalla sua provincia seconda più popolosa dopo Firenze,parametro fuori luogo con l'eliminazione delle province,ad allora dipenderà dalla storia ma anche qui Lucca non gli è seconda essendo stata seconda solo a Roma,inoltre capitale della Tuscia Longobarda.

Quindi,tirando le somme,Pisa ha tanto e gli altri poco o nulla,anzi con la politica delle aree vaste,tanto cara al governatore del Granducato, continuerà ad essere il riferimento della Toscana Ovest.
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AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

4/1/2016 - 11:29

A fine agosto 2015 pago due volte, per un mio errore, una tassa, poca cosa circa 175,00 euro. Il 7 settembre ‘15 vado all’Agenzia delle Entrate che, accertata la sussistenza dell’errore, emette immediatamente mandato per il rimborso. Però questo deve passare attraverso Roma, chissà perché.

Oggi, 4 gennaio, vado ma chiedere notizie e mi rispondono che dovrò aspettare fino a maggio/giugno.

Non si lamentino governi centrali ed organi periferici se poi i Cittadini cercano scappatoie per far valere i propri diritti o per scansare le ingiustizie di un’Amministrazione incapace di rispettare il Cittadino.
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In risposta a: La miseria e la serenità del 28/12/2015 - 10:49
Come prima, più di prima
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

28/12/2015 - 18:10

Egregio Signor Benedetti, nella Sua infervorata retorica omette un fatto importante, é il mondo intero che è andato a ... ramengo, non solo quello dell'Italia rurale, più o meno fascista o antifascista. Se sapesse il mio chock quando, ritornato in Inghilterra a metà anni '70, dopo averci vissuto nella prima metà del decennio precedente notai tanti di quei cambiamenti, in peggio, che mi fecero venire le lacrime. Ma la medaglia ha sempre due facce e a fronte di un generale imbastardimento della società in senso morale dobbiamo anche valutare i grandi passi avanti nella vita materiale. Se negli anni '30 e '50 (lascio perdere il decennio dei '40 per via della guerra) la media di vita era intorno ai 60 anni, e spesso con notevoli acciacchi, oggi un ultra settantenne si può permettere un'autonomia prima sconosciuta. La perdita dei valori umani e sociali a fronte un così detto progresso sbandierato come taumaturgico ma che ha prodotto esattamente gli effetti contrari é il caro prezzo che la nostra salute e la nostra qualità di vita materiale ha dovuto pagare. Ieri avevamo quella che Lei definisce un iniquo sistema dittatoriale, ed una dittatura é sempre e comunque iniqua quale che sia il colore della camicia, ma oggi la sedicente libertà ha copiato solo le parti più retrive di allora, lasciando la gerarchia democratica affabularsi esattamente come prima. Più di prima, se il buon Dallara mi perdona l'uso delle parole.
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In risposta a: La miseria e la serenità del 28/12/2015 - 10:49
Passato e futuro
AUTORE: Giovanni
email: -

28/12/2015 - 14:09

Caro Sig.Benedetti trovo tante verità nel suo commento precedente,un'ottima rappresentazione del recente passato fatto di guerre e miserie.

Sono passati solo pochi anni da quello da lei descritto e,specie i giovani,sono disinteressati a queste puntate storiche da loro non vissute.

Detto questo,in prospettiva futura ,gradirei una sua ricetta su come se ne potrebbe uscire da questa situazione di non ritorno in tutti i sensi ,anche climatico del pianeta Terra.

Cosa facciamo lasciamo il pianeta in mano a questi balordi dai colletti bianchi,oppure ci battiamo per invertire rotta che garantirebbe un futuro meno sofferto per coloro che saranno i nostri posteri?
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In risposta a: del
La miseria e la serenità
AUTORE: Remo Benedetti
email: -

28/12/2015 - 10:49

Quando il frastuono del mondo moderno me lo permette, mondo pieno di arroganza, oscenità, menzogne, furbetti, ladri, approfittatori, disonesti, illegali, mi fermo a pensare al mio passato.
Allora giungo con il mio pensiero alla seconda guerra mondiale, alle miserie della buona e
brava gente, già succube di un sistema dittatoriale nefasto ed incivile che aveva portato il nostro Paese alla miseria più assoluta ed alla sua devastazione.
La gerarchia fascista dominava su tutto ed i più deboli dovevano maggiormente soccombere alle ristrettezze familiari quotidiane.
Il sistema di vita nelle campagne era primitivo e così nelle attività agricole con sistemi e strumen-
ti primitivi dove i contadini e le loro famiglie, con diversi figli a carico, dovevano lavorare da
“schiavi” per onorare il decoro e l’ onestà della loro famiglia.
Non esistevano spacciatori di droga, ladri con i colletti bianchi, furbetti di quartiere, le cricche
politiche, ma il vivere onesto. I ragazzi andavano a scuola a piedi con gli zoccoli nelle frazioni
più vicine e poi aiutavano la famiglia nei campi; niente ricreazioni se non due calci in una palla
fatta di carta. Niente separazioni coniugali con figli alla deriva, ma responsabilità coniugale e familiare. Le madri amavano con viva fede cristiana la famiglia tutta e si obbligavano alla loro
educazione morale e religiosa senza tralasciare le faccende di casa ed il lavoro nei campi.
Esisteva una totale armonia familiare di cui il capo famiglia era il “patriarca” più considerato e rispettato ed i nonni con la loro veneranda esperienza l’icona della famiglia.
Oltre lo stretto legame familiare, l’ affettuosa solidarietà permetteva un vivere tranquillo e sereno pure nella miseria ma con rispetto delle leggi , anche se talvolta ingiuste, di quel tempo.
I legami con i vicini erano solidali e la comunità contadina soprattutto era di esempio al vivere comune perché é proprio nel bisogno reciproco che si riscontrano ed emergono i valori del cristianesimo.
Ben volentieri, grazie a Dio, ho vissuto l’ evolversi tecnico e scientifico del nostro progresso ed
il risanamento delle atroci ferite della guerra che aveva devastato la nostra Italia, aveva portato dolore e milioni di lutti nelle nostre famiglie.
Tutte queste fasi, dalla ricostruzione dei ponti sul fiume Pescia, alle macerie del centro del paese,
alla riparazione del tetto della nostra chiesa parrocchiale, le conservo come un “tesoro” nella mia
mente, e pure il crescere continuo della nostra economia, delle nostre campagne con mezzi e sistemi moderni, l’ istruzione per tutti e non solo per i privilegiati, l’ emancipazione della donna, la possi-
bilità di essere meno diversi dagli atri, come prima.
Si, osanno tutte queste conquiste, però le stesse purtroppo non sono state ben considerate e accet-
tate per migliorare il vivere comune e sociale ma sono e vengono indirizzate ed acquisite princi-
palmente per fini egoistici e asociali in una società che avrebbe più bisogno, soprattutto in
questo momento di crisi acuta, di solidarietà e compartecipazione ai bisogni dei più deboli; altri-
menti, anche se più progrediti, cosa vale il progresso? Siamo ritornati all’ epoca della seconda guerra mondiale ed in più senza SERENITA’ E TRANQUILLITA’ familiare e sociale.
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In risposta a: del
Presepe di Traversagna
AUTORE: Giovanni Torre
email: -

28/12/2015 - 9:35

Non sono addetto ai lavori e quindi il mio commento è totalmente disinteressato ma,mi preme sottolineare la novità e maestria di coloro che hanno costruito il presepe nella parrocchia di Traversagna,ai lati della chiesa.
Sequenza di luci ed ombre con descrizione audio delle varie fasi della natività,figuranti a regola d'arte e. come sfondo,la visione di un mare quasi vero.
Morale,complimenti per questi 10 minuti vissuti nel ricordo più significativo della cristianità,mi fermo qui con gli auguri a tutti.
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In risposta a: 31/12/2015 - tettuccio del 24/12/2015 - 9:07
ti piace vincere facile.........
AUTORE: disincantata
email: [protetta]

26/12/2015 - 18:24

Comodo prendersi il filetto e lasciare la cotenne agli altri!
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