Gli ospedali di Pistoia, Pescia e San Marcello senza certificazione emergenza incendi.

La Lega Nord chiede immediatamente un tavolo tecnico all’assessore regionale Scaramuccia.

 Il Movimento mette a disposizione del suo gruppo consiliare un pool di tecnici.

«Dallo scorso novembre – ammette Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana e membro della II° Commissione Sanità – si sono sviluppati tre incendi in tre differenti ospedali toscani: il Ceppo di Pistoia, il Santa Maria Nuova di Firenze e, ultimamente, il San Donato di Arezzo. Ci siamo subito attivati chiedendo all’assessore Daniela Scaramuccia i Piani Emergenza Incendi e ai Comandi dei Vigili del Fuoco di tutte le province toscane se gli ospedali siano in possesso delle certificazioni. Stanno giungendo le prime risposte e quella di Pistoia, che non ha tali certificazioni, ci lascia perplessi. Serve – conclude Lazzeri – assolutamente un tavolo tecnico da parte dell’assessorato al diritto alla salute per verificare e intervenire al riguardo perché con la sicurezza e la salute dei cittadini non si scherza. L’assessore Daniela Scaramuccia può agire in maniera molto celere e anche per questo ufficializziamo la richiesta attraverso un’interrogazione per rispettare la normativa vigente sugli incendi».  

Il capogruppo del Carroccio in Palazzo Panciatichi, il pistoiese Antonio Gambetta Vianna, teme invece che «l’assenza di sicurezza sia voluta e sia tutta una scusa per dismettere gli ospedali di San Marcello Pistoiese e di Pescia, favorendo l’accentramento dei malati nell’ospedale nuovo che è in fase di costruzione.

Infatti, ci sono voci insistenti di dismissione di quello di San Marcello e di depotenziamento di quello di Pescia».   Il segretario nazionale della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti, invece, ha dichiarato che metterà a disposizione del Carroccio in Regione «un pool di tecnici affinché il gruppo consiliare in Regione, che è intervenuto su un problema concreto testimoniato anche dalla relazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Pistoia, abbia un supporto che miri alla sicurezza dei cittadini. La politica serve anche per controllare nell’interesse dei cittadini, cosa che l’assessorato regionale al diritto alla salute dimostra di non fare».
La capogruppo al Comune di Pistoia, Daniela Simionato, condivide quanto espresso dai consiglieri regionali e dall’onorevole Morganti, soprattutto in riferimento all’ospedale del Ceppo di Pistoia. «Mi chiedo come sia possibile che ci sia questa mancanza. È un fatto grave. Con quale spirito i miei concittadini entrano in ospedale per farsi curare visto che adesso avranno anche il timore dell’assenza di sicurezza? Come mai c’è le piccole e medie imprese vengono vessate e torturate perché devono giustamente ottemperare alle norme di sicurezza mentre per quanto concerne le Asl, a quanto pare, c’è un trattamento ben diverso? Vengono usati due pesi e due misure? Mi auguro che si risolva al più presto il problema».