I Cobas intervengono sul convitto dell'Anzilotti.

"Il silenzio istituzionale che avvolge il destino del convitto annesso all'itas Anzilotti ha dell'incredibile. Il Mi, l'Usr Toscana e l'AmbitoTerritoriale di Prato e Pistoia in data 20 aprile hanno dichiarato la soprannumerarietà dei quattro educatori titolari, a seguito di azzeramento dell'organico del personale educativo della provincia di Pistoia.

La ragione ufficiale è la mancanza di iscritti. Si dimentica però di precisare che nulla è stato fatto da parte di istituzioni, dirigenze e anche enti territoriali per investire risorse finalizzate a promuovere tale istituzione educativa: per esempio i convittori non hanno uno spazio ricreativo comune, un campo di calcio o area aperta a loro riservata, una palestra.

A oggi non è dato conoscere il futuro del convitto: studenti e famiglie non sono state informate di quanto sta accadendo. La scrivente organizzazione sindacale sottolinea come la chiusura del Convitto di Pescia, preceduta qualche anno fa da quella del convitto di Pistoia, lede il diritto allo studio degli studenti convittori e semiconvittori, danneggia i lavoratori che in tale istituzione svolgono un ruolo essenziale, e priva le famiglie dei fuori sede di un servizio fondamentale.

Considerati anche i fondi che ogni scuola riceverà dal Pnrr chiediamo che sia garantita per l'anno scolastico 2022-23 l'apertura del Convitto di Pescia in deroga ai parametri di norme che non considerano la vita degli studenti convittori".