Secondo weekend 2025 e Silvano Fedi subito in grande spolvero, con due vittorie e ottime prove degli atleti/e scesi in gara.
Salto a due mercoledì alle 20.30 al Pala Tagliate.
Nonostante il freddo, circa trecento podisti hanno dato vita alla trentaseiesima edizione della "Scarpinata di’ granocchio", gara podistica sulla distanza di km 13,200 e ludico motorio di km 10, organizzata dalla società Podistica Aglianese e il circolino Arci.
Nemmeno a Trieste l’Estra Pistoia Basket 2000 riesce a invertire la rotta e ritrovare quella vittoria che manca da inizio novembre e incamera, nella 15° giornata di Lba, la nona sconfitta consecutiva.
Basket Femminile Pontedera - Acqua dell'elba Nico Basket 42-63
Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.
Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.
Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi.
La mostra "Anima e sguardi", di Giulia Marcucci, è a cura di Daniela Pronesti.
Giovedì 13 ottobre, ore 16.30, al Piccolo Teatro Mauro Bolognini di Pistoia (via del Presto), nell’ambito della 66a edizione del Premio letterario internazionale Ceppo, Francesco Guccini presenta il suo libro di racconti Tre cene (Giunti, 2021), un viaggio nel Novecento sull'onda dell'amicizia e del vino, con i suoi effetti comici e malinconici.
L’evento si svolge con la compartecipazione del Comune di Pistoia, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e il contributo di Giunti Editore.
L’incontro è introdotto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente e direttore del Premio. Lo scrittore dialoga con Alberto Bertoni, giurato del Premio e professore all’Università di Bologna, uno dei maggiori critici dell’opera di Guccini. Le letture dal libro sono affidate a Filiberto Segatto.
Partecipano Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia) e Lorenzo Zogheri (presidente della Fondazione Caript).
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, apertura del teatro dalle ore 16.
“Tre cene” (Giunti, 2021)
Tre storie, un coro di voci riunite in osteria per cogliere l'attimo fuggente di una serata tra amici. Dagli anni '30, con la loro fame e la loro energia, fino alla soglia disillusa del nuovo millennio, passando dalle speranze dei '70, tre compagnie di amici si avvicendano intorno a una tavola imbandita, scherzano, ricordano, litigano, s'innamorano, brindano. Una sorta di “Pàvana Social Club” il cui motore anziché il rum è il vino, con la sua malinconica allegria e con i mitici piatti che accompagna.
Attraverso i bizzarri, indimenticabili eroi della sua “epica del disincanto” ancora una volta Guccini ci racconta com'è cambiata l'Italia e come siamo cambiati noi, che cosa abbiamo guadagnato e cosa perduto per sempre.
Gli eventi del Premio Ceppo su Francesco Guccini
“Questa presentazione – racconta Paolo Fabrizio Iacuzzi - rientra nell’“Omaggio a Francesco Guccini” che il Premio Ceppo ha voluto dedicare negli anni alla lezione e al magistero che lo scrittore ha consegnato all’Italia attraverso le sue canzoni e i suoi racconti. Un omaggio iniziato più di 10 anni fa con l’assegnazione del Premio Ceppo Natura, quasi a sottolineare una essenziale vocazione “econarrativa” della sua scrittura, poi proseguito con la presentazione dell’antologia Canzoni (a cura di Gabriella Fenocchio) e di altri libri come Tralummescuro (2019) e Non so che viso avesse (2020), in vista di un convegno più ampio su “Francesco Guccini scrittore” che solo l’emergenza sanitaria per Covid 19 ha costretto a procrastinare. Guccini è lo scrittore della gente dell’Appennino, fra Toscana e Emilia, inteso come metafora di ogni ritiro non fine a sé stesso dal mondo ma per ascoltare e dar voce all’umanità più autentica e vera del mondo. Scrive da quella terra di frontiera – esistenziale e culturale, fra due cruciali isoglosse linguistiche – che è Pàvana, mito e roccaforte di una narrazione orale e contadina che Guccini ha portato di nuovo alla ribalta nella letteratura italiana grazie al suo talento, quello di un uomo che, pur di mettere a frutto e fino in fondo la propria vocazione di scrittore, ha preferito saggiamente ritirarsi dai palcoscenici e dai riflettori della canzone italiana, per scrivere da Maestro, da “gigante dell’Appennino” il suo nome e cognome a chiare lettere nella leggenda della nostra terra”.