L’Automobile Club Pistoia è stato fondato cento anni fa, o meglio nel 1923 ha reciso il legame con l’Automobile Club Firenze, del quale rappresentava la delegazione di Pistoia, per acquisire la propria autonomia, sempre all’interno di un vincolo federativo, tuttora vigente, che vede tutti gli Automobile Club locali immedesimarsi reciprocamente in ACI Italia per il tramite di un unico statuto di federazione, da cui derivano le “mission” istituzionali dell’ente.

Da questa originaria “gemmazione” nasce il sodalizio pistoiese che negli anni successivi accompagnerà lo sviluppo dell’automobilismo locale. Proprio queste due parole, “sviluppo” e “automobilismo”, sono state il cardine dei cento anni che ci lasciamo alle spalle; senza alcun dubbio i due concetti si sono alimentati a vicenda in una sorta spirale costantemente in crescita: l’idea di civiltà che abbiamo oggi non sarebbe la stessa se l’automobilismo non avesse accompagnato lo sviluppo in ogni settore dell’economia, dall’industria all’agricoltura, dai servizi alla logistica.

Anche a Pistoia, e forse più che altrove, lo sviluppo dell’automobile ha avuto un ruolo determinante nella vita sociale ed economica locale, anche in considerazione di quella sua posizione di accesso alle importanti vie di comunicazione con l’altro fianco dell’appennino e della pianura padana; la strada porrettana, prima fra tutte, ma anche altri importanti valichi appenninici confluiscono in Pistoia e qui, nel tempo si è consolidata una vocazione focalizzata sul veicolo a motore.

Dalla lettura dei libri dei verbali di assemblea e consiglio direttivo di quell’epoca emerge anche un fatto ulteriore: la leva che ha amplificato l’interesse intorno al mondo dell’automobile decretandone il successo, e con esso l’affermazione del nostro sodalizio, è lo sport praticato sulle quattro ruote. E non poteva essere altrimenti perché se è vero che noi toscani, pistoiesi compresi, siamo schietti, simpatici, generosi e chi più ne ha più ne metta, è altrettanto vero che siamo dannatamente sensibili al fascino della sfida, di ogni qualsiasi sfida… E la competizione in automobile è diventata presto la sfida.

Da questi verbali emerge che già nel 1923 i soci di Aci Pistoia impiegavano energie e risorse prima per organizzare e poi per sfidarsi reciprocamente nelle storiche competizioni che fin dall’epoca e fino ai giorni nostri hanno percorso le nostre strade. In questo “brodo primordiale” automobilistico sono nati i campioni pistoiesi che hanno lasciato un segno tangibile delle loro capacità. Nomi quali Aldo Bardelli, Franco Breschi, Mauro Nesti, Fabio Danti e molti altri sono figli di questa terra che hanno dedicato la loro vita a questa bella passione.

Da allora Aci Pistoia si è evoluto in molte direzioni: oltre allo sport, sempre presente, l’ente fornisce servizi alla collettività, è erogatore di importanti attività formative in materia di educazione stradale e mobilità sostenibile, presta assistenza stradale e consulenza in materia di circolazione dei mezzi di trasporto, è attivo in materia di turismo e sviluppa importanti progetti in questo ambito anche in collaborazione con gli enti territoriali preposti.

Ripercorrendo le fasi salienti di questa lunga storia che ancora continua, non si può non provare una certa emozione: Aci Pistoia ha attraversato un intero secolo, immedesimandosi con il suo territorio, con la popolazione, in mezzo alle vie ed alle piazze delle nostre città e dei nostri borghi. In questo secolo l’intero mondo è cambiato mille volte e Aci, con impegno ed energia, ha cercato di prevedere, comprendere, assecondare il cambiamento riproponendosi di volta in volta quale attore qualificato in grado di interpretare i processi evolutivi che inevitabilmente hanno coinvolto il nostro mondo.

Tutto questo secolo della nostra storia verrà celebrato dal 14 al 16 aprile all’interno degli spazi espositivi della Cattedrale di via Pertini. Tutto il programma nell'allegato Pdf qua sotto.

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