Carlo Vivarelli (Cambiare) interviene sulla funivia Doganaccia-Corno alle Scale.

"La lista civica Cambiare è contraria alla messa in opera della funivia Doganaccia Corno alle Scale, e voterò contro in consiglio comunale. Non siamo contrari per motivi ideologici, ma in questo momento siamo convinti che le priorità del nostro territorio siano altre, per primo recuperare l’operatività reale dell’ex ospedale Pacini di San Marcello P.se, tramite sia la ricostruzione di un pronto soccorso accreditato, sia ricreando l’ospedale vero e proprio.

Se la Regione Toscana ha 16 milioni di euro per fare una funivia, che ripetiamo in questo momento non è una priorità, li hanno anche per migliorare la sanità del territorio, ormai semidistrutta. I soldi, come si vede, ci sono, ma la decisione della Regione è destinarli ad un’opera non prioritaria, invece che di favorire la sanità pubblica. Non destinare quei fondi all’ospedale significa favorire sfacciatamente gli squali della sanità privata: è un’evidenza chiara e un atto indecente che dimostra la ferrea volontà dello Stato italiano e della Regione Toscana di distruggere la sanità pubblica favorendo nella sostanza i profitti dei medici organizzati privatamente, e coinvolgo in questa responsabilità anche l’attuale governo, che per la prima volta nella storia repubblicana è formato da una maggioranza fortemente di destra: si dimostra così che la distruzione dei servizi pubblici e il loro accentramento in società non controllabili, come la Multiutility, è organizzata sia dal centrodestra che dal centrosinistra, che sono due facce della stessa medaglia.

Il sistema politico dello Stato italiano risponde solo agli interessi delle élite economiche, interessi graniticamente contrari a quelli delle collettività popolari e locali. Le gestioni dell’acqua, dei rifiuti, della sanità sarà in mano in sostanza a società private controllate dai politici, e resteranno solo formalmente pubbliche. Sempre se la gestione non diventerà direttamente straniera, così come vergognosamente accaduto ai trasporti pubblici, adesso in mano ai colonialisti legalizzati francesi della Unione Europea, dopo il delirante bando della Regione Toscana, che ha distrutto il servizio pubblico locale: un atto che giudichiamo criminale.

Per chiudere, una nota sulla società che gestisce da decenni le attività della Doganaccia, e sulla famiglia Ceccarelli, che ne è l’anima. La nostra nota di oggi e la nostra azione non è contro chi gestisce la Doganaccia, anzi, se c’è una società che saprà far funzionare commercialmente la nuova funivia, che crediamo comunque si farà, saranno sicuramente loro, che comunque riescono ad attrarre nella nostra montagna tantissime persone e studenti anche in periodi dell’anno durante i quali le altre località sono del tutto vuote".