Confesercenti interviene sulla situazione del commercio nel nostro territorio.

"L’Istat conferma l’autunno e l’inverno freddi del commercio, che non vengono “scaldati” nemmeno dal Black Friday, dallo shopping natalizio e dai saldi di fine stagione. E le “temperature” - come vedremo - non salgono certo nel nostro territorio.

Dopo il calo di ottobre, è proseguita anche nei mesi successivi la riduzione delle vendite al dettaglio. Tra coda lunga dell’inflazione e incertezza, le famiglie continuano a rimanere prudenti e a soffrire sono soprattutto le piccole superfici. La situazione del commercio appare complessivamente fragile: se il dato di settembre ci aveva illuso sull’avvio di una ripresa dei consumi, gli ultimi mesi del 2024 e questo inizio 2025 hanno confermato la tendenza opposta. Dai dati sembrerebbe emergere anche un mancato impatto del Black Friday che, come da noi previsto, non è stato un evento propizio per la distribuzione".

«Il Black Friday - commenta il vicedirettore di Confesercenti Pistoia Stefano Giachetti - non ha avuto un impatto positivo significativo sulle vendite nel nostro territorio, mentre prosegue ininterrottamente la contrazione delle vendite al dettaglio, con una situazione nel commercio che definirei fragile. Tutto questo evidenzia la difficoltà economica delle famiglie che si traduce in un vero stallo, anche se non possiamo che restare fiduciosi in una prossima ripresa».

"Rimane pertanto un quadro generale di stallo della spesa delle famiglie, che nonostante il rallentamento dell'inflazione, ne soffrono ancora gli effetti, rimangono prudenti e operano acquisti selettivi e ponderati. Resta, dunque, la necessità di dare una scossa positiva alla domanda interna: bisogna continuare sulla strada della riforma fiscale per liberare risorse. In particolare, servirebbe una detassazione generalizzata degli aumenti salariali che - dopo due anni di alta inflazione - permetterebbe di ridurre il rischio di drenaggio fiscale, soprattutto per i lavoratori che hanno ottenuto un aumento delle retribuzioni tale da passare a un’aliquota Irpef più pesante".

«Il quadro finora delineato - dice il presidente provinciale di Confesercenti, nonché titolare del bar Giulia, Pierluigi Lorenzini - corrisponde perfettamente alla situazione non troppo rosea che il commercio e i pubblici esercizi stanno vivendo a Pistoia, dove anche gli eventi natalizi sono riusciti a incidere positivamente solo in parte. Gli acquisti nei negozi di vicinato stentano a decollare anche in periodo di saldi e i pubblici esercizi non sono certo stati aiutati dalle recenti modifiche inserite nel Codice della strada, che hanno messo in allarme tanti automobilisti acuendo la sofferenza del nostro settore. Non voglio giudicare la bontà o meno di una legge, ma è un dato di fatto che ormai si è creato un clima di vero e proprio “terrore”, dove si preferisce non consumare un aperitivo o un cocktail per essere sicuri di non incorrere in forti sanzioni. Paradossalmente si tende anche rinunciare a una cena al ristorante per stare a casa e bere un po’ di vino senza problemi. In definitiva manca il tradizionale giro che portava le persone a fare prima shopping, poi a prendere un aperitivo e poi andare a cena fuori. Una situazione che fa soffrire tutto il settore».

«Quel che scrive l’Istat è pura verità - dice Alessandra Michelozzi, titolare del negozio Sarabanda a Montecatini (in foto) - e la pensano così anche i miei colleghi, con i quali mi sono confrontata. E la situazione è resa ancora peggiore dalla ormai cronica assenza di turisti in città. Il Black Friday potrebbe anche essere andato discretamente, il problema è che - salvo gli ultimissimi giorni prima della Festa - è stato in quella settimana che si sono aperti e chiusi gli acquisti per il Natale. Poi sono iniziati i saldi - come sempre troppo presto per aiutare davvero il commercio - che all’inizio sono partiti bene, anche se si sono arenati quasi subito. Sapete quel che dicono i clienti? Ormai aspettiamo che gli sconti arrivino al 50 per cento».