Il tecnico Antonio Scocca: «In queste condizioni diventa difficile. Il futuro è nei giovani»

E' molto probabile che l’anno appena iniziato sia l’ultimo anno di vita per L’Oasi.

Parole e musica di Antonio Scocca, che in quanto a profezie è un attimino più credibile dei "maghi", soltanto per il fatto che nessuno conosce meglio di chi l’ha creato il mondo gialloverde: «Mi dispiace doverlo dire in questo momento in cui la classifica non ci sorride, perché sembra quasi che questa decisione sia stata presa in base ai risultati sportivi, invece…»

Invece?

«Invece il motivo è prettamente economico. Già quando eravamo in tempo di vacche grasse avevamo difficoltà a trovare aziende locali a cui poterci aggrappare da un punto di vista finanziario. Abbiamo vissuto sulla linea di galleggiamento per quattro stagioni grazie ai fondi che provenivano da un’azienda veneta. Ora che la crisi è arrivata all’apice intorno al nostro progetto c’è ancor più terra bruciata e in queste condizioni diventa difficile sopravvivere per una realtà come la nostra. Tuttavia è ancora presto per darci morti»

Anche perché c’è un girone di ritorno tutto da vivere: 

«Il 2011 me lo ricorderò come un anno bellissimo – ci tiene a precisare Scocca – da un punto di vista sportivo e non. Certo, la situazione di classifica attuale non ci fa certo piacere (L’Oasi è ultima in campionato con 5 punti ndr), ma non dobbiamo dimenticare che il nostro sodalizio ha fatto grandi cose: ho ancora negli occhi la splendida salvezza contro il Pordenone, ottenuta quando ormai nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi. Ma soprattutto la collaborazione con le scuole del territorio: abbiamo dato la possibilità a tanti bambini di poter avere esperienze sportive all’interno di un movimento come il calcio a 5 che ha bisogno di attingere nei giovani. Se L’Oasi continuerà anche il prossimo anno, lo farà ripartendo proprio dai ragazzi».

Sarebbe bello, però, al di là di tutto, finire anche quest’anno con una salvezza. La squadra crede nell’impresa?

«Assolutamente sì. Basta ricordarsi l’ultima partita giocata in casa per rendersene conto. Fino a trenta secondi dalla fine conducevamo contro la formazione col miglior attacco del campionato».

Domani l'Oasi sarà impegnata a Reggio Emilia contro la BI Tecnology Reggiana, Capolista del campionato. Si cercherà di saggiare in tutti i modi le capacità di reazione della squadra e le motivazioni dei singoli.