Si conclude venerdì la XXI edizione del Premio Letterario Giuseppe Giusti, organizzato dal Comune e dalla locale sezione AVIS con  l’adesione del Presidente della Repubblica, un premio importante che rappresenta un'ottima occasione per tutti i giovani autori e non, che vogliono farsi conoscere nel mondo letterario
La cerimonia di premiazione, si svolgerà anche quest’anno al Teatro Yves Montand con inizio alle ore 16. l’ingresso è come ogni anno libero.
La giuria del Premio, dopo un attento ed accurato esame di tutte le opere presentate,  ben 96 provenienti da tutta Italia e dall’estero, ha deciso di assegnere il Premio per la poesia edita all’opera “Roma” (Edizioni Guanda), ultima raccolta poetica di Franco Buffoni, sicuramente uno dei maggiori poeti italiani contemporanei.
Per l’opera prima la scelta è caduta su “Conoscenza del vento” (Giuliano Ladolfi Editore), opera prima di Marco Bini. vignolese, classe 1984.
Durante la cerimonia saranno rese note le motivazioni che hanno portato la Giuria a premiare opere e vincitori ed il pubblico presente avrà modo di ascoltare direttamente dagli autori alcuni brani delle stesse.
La giuria del Premio ha inoltre ritenuto opportuno segnalare altre opere meritevoli di essere  ricordate durante la cerimonia.
Per la sezione poesia edita sono:
-         Il compito terreno dei mortali, di FLAVIO ERMINI, Mimesis Edizioni;
-         Il tempo che ho scritto, di ANNALENA ARANGUREN, Manni Editore;
-         Il richiamo dell’acqua, di ANNA VINCITORIO, Genesi Editrice;
-         Quasi una certezza, di ELENA CLEMENTELLI, Edizioni Tracce;
-         La luce sugli spigoli – Canti di Monteloro di ROSALBA DE FILIPPIS, Stampa Strade Bianche Alternativa;
-         Dove il vero si coagula, di CATERINA CAMPORESI, Raffaelli Editore;
-         T’Amo di due amori di CORRADO CALABRÒ, Vallardi Editore;
-         N.O.F. 4 - Centottantadue metri di follia di MARIAGRAZIA CARRAROLI, Le voci della luna Edizioni;
-         Chiralità di MARIO LENA,  Maria Pacini Fazzi Editore
Per la sezione poesia edita  - opera prima viene segnala l’opera:
-         Uccalamma - Bocca dell’anima, di DINA BASSO, Le voci della luna Edizioni.
 
L’attesa più grande è sicuramente per la consegna del premio per la satira ad Elio, al secolo Stefano Roberto Belisari, l’eclettico personaggio (autore, commentatore, scrittore, musicista) universalmente noto con lo pseudonimo che, insieme a “Le Storie Tese”, dà il nome alla band milanese.