L'amministrazione comunale valuta come applicare il risultato del referendum dell’anno scorso e ridurre le bollette dell’acqua. La prossima assemblea, fissata per lunedì, dovrà votare l’ordine del giorno presentato da Pietro Rosellini, capogruppo del Pd.

Nelle fatture dell’acqua, in base all’esito del referendum, doveva essere abolita la possibilità di calcolare le tariffe inserendo anche il criterio della remunerazione del capitale investito. Le bollette inviate da Acque Toscane vengono calcolate utilizzando anche un valore pari a oltre il 30% degli investimenti fatti dalla società per l’acquedotto. Eliminare questa voce dalle fatture, però, non è facile. Nonostante il risultato del referendum, l’Ato 2 ha deciso di prorogare il sistema in vigore, in attesa che il Parlamento approvi una nuova legge in materia.

In Valdinievole, circa 140 persone, attraverso lo sportello attivato dal Forum dell’acqua e Assobar, si sono autoridotte la bolletta, in segno di disobbedienza civile davanti al risultato del referendum.

Rosellini, da parte sua, sottolinea «l’impossibilità dell'pplicazione degli esiti referendari per le amministrazioni aventi in essere contratti con società di gestione del servizio idrico». I Comuni, in parole povere, si trovano ad affrontare la situazione con le mani legate.