L'onorevole Riccardo Migliori (Pdl) si appella al governo circa le mancate risposte del Comune ad alcune richieste dei consiglieri comunali circa la verifica degli impianti di videosorveglianza.

"Il Comune di Lamporecchio fa orecchie da mercante rispetto alla richiesta di alcuni consiglieri comunali in carica di poter verificare gli impianti di videosorveglianza? E allora sia il governo a intervenire per «ripristinare i diritti sanciti dalla trasparenza amministrativa», così da «permettere la piena rappresentatività ed operatività delle funzioni di consigliere comunale al servizio dei cittadini». E’ in sostanza questo che il deputato toscano del Pdl Riccardo Migliori (Vicecoordinatore regionale vicario del Pdl in Toscana) domanda in un’interrogazione al ministro dell’interno Annamaria Cancellieri con la quale la vicenda valdinievolina viene proiettata direttamente sulla ribalta nazionale.
Ad interessare Migliori della questione, era stato poco tempo fa il Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti del Pdl. Ed ecco che l’interrogazione parlamentare è scattata a strettissimo giro: «In data 1/12/2008  con determina n. 590 – racconta Migliori al Viminale nella premessa del suo documento –
il Comune di Lamporecchio bandiva una gara per la fornitura di un sistema di videosorveglianza. La stessa veniva aggiudicata successivamente con determina n. 674 del 2/10/2009, e l’iter con certificazione del collaudo e di regolare esecuzione dell’impianto si è concluso nel settembre del 2010».
«Alcuni Consiglieri comunali in carica – prosegue il deputato del Pdl – hanno formalmente richiesto al Sindaco, in data 12/03/2012, di poter effettuare un sopralluogo e prendere visione delle registrazioni e dell’impianto al fine di verificare la qualità delle immagini in caso di sbobinamento per il controllo degli eventi passati, così da riscontrare il rispetto delle qualità di fornitura in riscontro e conformità al bando di gara». Ebbene, fa sapere Migliori: «Ad oggi, gli stessi Consiglieri Comunali, non hanno avuto riscontro alla loro richiesta avanzata».
Proprio per questo il Pdl chiede al ministro degli interni «quali iniziative si intendano attuare, in questo Comune come nelle altre istituzioni, per verificare e ripristinare i diritti sanciti dalla trasparenza amministrativa e dalle prerogative proprie di una istituzione eletta democraticamente e dei suoi rappresentanti, tali da permettere la piena rappresentatività e operatività delle funzioni di Consigliere comunale al servizio dei cittadini».