"Nessuna rimanga indietro" è il titolo dell’iniziativa a cui, martedì mattina, hanno partecipato i candidati pistoiesi del Partito Democratico, Caterina Bini, Beatrice Chelli ed Edoardo Fanucci. All’incontro hanno preso parte anche Leonardo Magnani, segretario del circolo, Cecilia Carmassi e Carlo Cortesi, la prima responsabile Pd per le politiche sociali, il secondo per la scuola a Pistoia. Il confronto ha ribadito il forte impegno del partito guidato da Pierluigi Bersani in difesa della scuola e dei diritti dei più deboli.
 
"Negli ultimi 5 anni – ha attaccato Magnani – la spesa per il sociale è passato da 923 milioni di euro ad appena 69. Si tratta di un taglio del 90%, al quale si è aggiunto l’azzeramento, da parte del governo Berlusconi, del fondo per l’autosufficienza. Nello stesso periodo, sono stati messi in conto 12 miliardi per l’acquisto degli aerei militari F35”.

Secondo Magnani, il punto da cui ripartire è il rispetto della legalità. “Ho conosciuto genitori in lacrime perché del tutto abbandonati dallo Stato, senza che alcun diritto venisse loro riconosciuto. I diritti dei deboli, non siano diritti deboli”. 

Una società più giusta, è la convinzione del Partito Democratico, si costruisce soprattutto dalla scuola, dalle generazioni più giovani e dall’educazione. “La politica della destra rispetto al mondo della formazione è stata sbagliata – sostiene Cortesi – perché si è fondata sui tagli. I disabili sono stati considerati soltanto 'numeri', cioè un costo per la collettività. Con Bersani al governo, in prima posizione torneranno la scuola e la giustizia".
 
Cecilia Carmassi non è certo tenera col governo targato Pdl e Lega, accusati di scarsa attenzione al sociale e di scelte inique, ma non risparmia critiche severe neppure al premier uscente Mario Monti. “Il nostro compito è ristabilire i diritti primari delle persone. Secondo l’ex Ministro Sacconi, il welfare era ‘un lusso che non possiamo più permetterci’. E’ stato teorizzato un modello di società per cui gli ultimi sono abbandonati a sé stessi, mentre i ricchi si salvano da soli. Ma anche la revisione della spesa operata dal governo tecnico non ha portato benefici, perché si è proseguito coi tagli lineari e soltanto retorica sulla famiglia, mentre sono mancate politiche coerenti”.

Il Paese è in recessione e la situazione dei conti pubblici non consente di vivere sonni tranquilli, ma, sostiene ancora Carmassi, “le politiche sociali possono offrire una possibilità di sviluppo, perché creano lavoro, accrescono la qualità della vita e favoriscono l’occupazione femminile".
 
Il welfare un lusso? Non è di questa opinione Caterina Bini, che piuttosto riflette "sulla decisione di togliere l'Ici ai ricchi, all’operazione Alitalia o all’abolizione del reato di falso in bilancio: questi sono i veri lussi che non possiamo permetterci”.

Per la candidata al Senato, Beatrice Chelli, "gli insegnanti devono riappropriarsi della dignità a loro negata" mentre per Edoardo Fanucci è urgente una politica credibile, che consenta di discutere del sociale in termini credibili.

"I primi a subire gli effetti della crisi - avverte - sono i più deboli. Il Partito Democratico deve riformare la spesa pubblica e chiudere la stagione dei tagli lineari di Tremonti. I cittadini in difficoltà sono stati, di fatto, esclusi dalla società: in tv vanno in onda soltanto persone che hanno la possibilità di spendere e di consumare. Usciremo dalla crisi diversi da come siamo entrati, dunque dobbiamo abituarci ad un modello diverso di sviluppo e di società. L'assessore Ennio Rucco sta lavorando molto bene per arginare ogni situazioni di disagio".

Infine, parole di plauso verso le associazioni di volontariato. "Il terzo settore - ha concluso il vicesindaco - aiuta lo Stato a fare lo Stato. È composto da uomini e donne che dedicano il proprio tempo agli altri senza chiedere niente in cambio: è un patrimonio umano da non disperdere".