E' stato presentato oggi il bilancio di esercizio 2013 del Credito Valdinievole. Sono stati il presidente Alessandro Belloni e il direttore Leonardo Quiriconi a spiegare nel dettaglio le cifre dell'anno 2013.

Belloni: “Partiamo dall'elemento principale: il Credito Valdinievole si presenta con un bilancio di 1 milione e 322mila euro di utile netto”. Il presidente ha ricordato come “Questo utile è un dato doppiamente importante in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando: una banca che chiude il bilancio in attivo non è così scontato di questi tempi”. 

La raccolta totale della Banca (diretta e indiretta) si attesta su 783 milioni mentre i crediti verso la clientela ammontano a 564 milioni. Il rapporto impieghi/raccolta si mantiene saldo (86,7%).

Nel 2013 si è anche registrato un aumento della clientela: a fine 2013 i soci erano 3.123 (2.258 persone fisiche e 865 società): 262 sono state le domande di ammissione a Socio presentate e accolte nel corso dello scorso anno. Tali ingressi hanno determinato un aumento di capitale per oltre 294mila euro.

Buone notizie anche per quanto riguarda la riduzione dei costi operativi, che in questo bilancio segna un meno 4,1%, corrispondenti a 786mila euro di risparmio rispetto al 2012. 

Belloni e Quiriconi, sottolineando l'impegno quotidiano sul territorio della banca, hanno ricordato il successo del Club dei Soci: “Abbiamo messo gratuitamente a disposizione dei nostri soci uno spazio digitale dove poter presentare la propria azienda (www.soci.creditovaldinievole.it). Un valore aggiunto tangibile e un risparmio concreto soprattutto per quelle piccole attività professionali, artigianali o piccole imprese, che ancora non si sono dotate di un proprio web site”.  

Non solo conti e attività finanziarie: il Credito Valdinievole, anche attraverso la propria Fondazione, ha partecipato a vario titolo in diverse eventi culturali e attività sociali, come la raccolta fondi della “Banca del Miglio” a favore del Burkina Faso o l'acquisizione, da parte dell'Accademia Scalabrino, di 89 sculture e ben 641 dipinti. Un'altra importante attività è stata quella svolta su “La Primavera Classica” di Galileo Chini, attualmente opera di spicco della mostra “Liberty, uno stile per l'Italia moderna” di Forlì. 

In chiusura Belloni e Quiriconi hanno ringraziato sentitamente i membri del consiglio d'amministrazione della banca, oltre al collegio sindacale e tutti i dipendenti per l'ottimo risultato raggiunto. 

di F.S.