Sabato, dopo la lunga pausa estiva, ricomincia il Campionato Italiano di serie A. La Montecatini Avis, prepara l’appuntamento del 25 ottobre, giorno del debutto in trasferta  contro la corazzata dell’Aquila, campione di tutto e con in organico atleti di assoluto spessore internazionale.                                                                                     

L’adrenalina sale, l’attesa e l’emozione prendono quota, ma questa storica marcia di avvicinamento è stata vissuta nel disinteresse generale da parte di chi più volte aveva ribadito e urlato il proprio sostegno alla realtà termale che rappresenta il top regionale nel campo delle bocce, ma niente, il malumore e la delusione dei protagonisti biancocelesti è visibile, e l’indice è rivolto verso le istituzioni, Comune in primis, che nella voce hanno dispensato promesse che a conti fatti non sono mai state mantenute.                                

E’ questo il grido d’allarme lanciato dal team montecatinese, che mentre si appresta a sventolare alto il vessillo in tutta Italia, si guarda intorno e si sente sola, accompagnata e sostenuta soltanto dai soliti amici, purtroppo con i tempi che corrono ricercare risorse è come trovare il classico ago nel pagliaio,  raccontano con amarezza quelli del team,  ma del resto di questi tempi ci si arrangia come può.

Non facciamo previsioni e viviamo alla giornata. siamo vaccinati a tutte le condizioni e le difficoltà non ci scoraggiano, la dirigenza della società di via Maratona ha fatto tutto il possibile per disputare il Campionato in tutta tranquillità, la rosa della squadra risulta così composta: direttore tecnico Bonaccorsi Piero, vice Tesi Massimo, Atleti: Lorenzini Giacomo (capitano) -Bagnoli Andrea - Signorini Roberto - Russo Marco - Barilani Walter-Matalucci Fabio - Bassi Niko.                                                                                                

Non rimane che prepararsi a partire, meta la città mutilata dal tremendo terremoto, augurandosi un risultato positivo che dia morale all’ambiente per mettere in moto i programmi sperati.

di Piero Bonaccorsi