Il vicesindaco Ennio Rucco interviene sulle deleghe ai consiglieri comunali.

"A seguito di alcuni comunicati diffusi da persone esterne all'amministrazione e al consiglio comunale, che hanno avanzato teorie e teoremi frutto della propria fantasia, occorre ancora una volta chiarire la questione degli incarichi proposti ai capigruppo consiliari. L'iniziativa è frutto della volontà di coinvolgere tutti i gruppi consiliari dando loro la possibilità di seguire su incarico del sindaco ai capigruppo (dato che sarebbe complesso incaricare 16 persone) alcuni progetti o questioni di particolare interesse e ritenuti meritevoli di attenzione e condivisione da parte dell'amministrazione. 

Non si tratta di assessorati, posti retribuiti o altro che abbia a che fare con cambiamenti dell'assetto del consiglio comunale, la cui assemblea è composta dai gruppi di maggioranza Pd e MontecatineSI e dai gruppi di minoranza Forza Italia, Mi Piace Montecatini, Ora-Udc e Movimento 5 Stelle. Tutti i consiglieri comunali hanno funzioni di indirizzo e di controllo e il loro operato è regolato dal Dlgs 267/2000, dal regolamento e dallo Statuto comunale e non da comunicati stampa.

Nell'ambito degli incontri con i capigruppo, per quanto riguarda le minoranze la consigliera Motroni ha accettato di seguire e proporre progetti per grandi eventi di interesse turistico e sportivo, il consigliere Baroncini ha riferito di non voler assumere incarichi formali proponendo all'amministrazione di approfondire il progetto geotermia (primo incontro il 4 novembre), i consiglieri Quaranta e Berti hanno ringraziato il sindaco declinando la proposta, riservandosi di seguire e proporre questioni specifiche oltre l'attività ordinaria.

Resta inteso che tutti i consiglieri di maggioranza, senza alcun bisogno di incarico proprio perché tali, affiancano sindaco e giunta alla guida della città. 

Dato che sono passati quattro mesi dalle elezioni e che se ne riparlerà nel 2019, l'appello che rivolgiamo a tutti è quello di lavorare per la città, ciascuno in base ai ruoli assegnati ma senza negare il proprio apporto concreto facendo prevalere rigidi codici politici, più adatti ad altri palcoscenici che a una città di 20mila residenti bisognosa dell'apporto di tutti".