A seguito della destituzione del vicesindaco e assessore Matteo Venturini, il MoVimento 5 Stelle esprime con questo comunicato la sua opinione in merito.

"Prima di tutto vogliamo sottilineare il fatto che della vicenda il consiglio comunale non è stato minimamente informato come il buon senso richiedeva. Ciò in barba alla trasparenza e allo spirito di collaborazione che il nostro gruppo ha sempre richiesto fin dall'inizio del mandato. 

Il sindaco Alessio Torrigiani due anni fa aveva nominato Matteo Venturini vicesindaco e assessore con deleghe fra le più importanti (bilancio, lavori pubblici, sviluppo economico, polizia municipale). La nomina è avvenuta nonostante andasse incontro a diversi mal di pancia nella maggioranza che non si aspettava questa scelta. Il gioco delle seggiole che nessuno aveva previsto.

La nomina fortemente voluta dal nostro amministratore Torrigiani dopo neanche due anni si è rilevata un errore? Coerenza o incoerenza? Non si era valutata correttamente la persona? O ci sono motivi ben più gravi di cui non siamo a conoscenza? Cosa sta succendendo nella giunta? Non ci interessano le varie questioni personali tra i soggetti, ma i motivi reali, quelli veri, che hanno spinto il sindaco a rimuovere l'assessore Matteo Venturini.

La nostra proposta semmai era di discutere la vicenda nelle sedi opportune al vaglio delle motivazioni concrete e reali in modo da ascoltare tutte le parti interessate. Non era più opportuno analizzare e valutare correttamente una mozione di sfiducia all'assessore Venturini piuttosto che la destituzione da parte del sindaco con la modalità avvenuta?

In ogni caso chiediamo che venga fatta chiarezza sulla vicenda mediante un dibattito in consiglio comunale nel più breve tempo possibile. Il Movimento 5 Stelle spera che questa faccenda non arrechi danno alla nostra comunità in termini di fiducia nelle istituzioni e nei servizi erogati ai cittadini. Vogliamo ricordare inoltre che il MoVimento 5 Stelle spesso viene accusato di espulsioni sommarie e "barbariche" nonostante siano vincolate a votazioni democratiche. Non vogliamo difendere il condannato, ma denunciare la modalità con cui è stata emessa la sentenza".