È arrivata sul tavolo del Sindaco Bellandi la raccolta firme, promossa dal comitato “Montecatiniunasola”, per chiedere all’amministrazione comunale di impegnarsi per evitare il raddoppio ferroviario a raso. Il documento, firmato da 250 cittadini, propone di andare avanti con il dibattito e di immaginare ipotesi alternative.

I sottoscrittori non risparmiano critiche alla minoranza in Consiglio comunale, accusata di non aver mai assunto una posizione chiara, se non al momento della nascita del comitato. Inoltre, nella petizione sono riportate le parole pronunciate dal Vice Sindaco Ennio Rucco lo scorso luglio, quando, rispondendo ad un’interrogazione consiliare, affermava che il progetto preliminare del 2004 era in fase di aggiornamento. “Abbiamo già chiesto garanzie – ricordava – che per Montecatini vengano valutate sia la soluzione che riguarda i sottopassi, sia quella che prevede la sopraelevazione. Pretendiamo che la progettazione preliminare sia articolata con più ipotesi. In quel momento, sulla base dei progetti in campo, avvieremo un percorso di confronto e informazione con la cittadinanza”.

D’altra parte, anche in un’altra occasione, lo stesso Rucco si era già detto “né contrario, né a favore della sopraelevata”.  “Non mi piace - era andato avanti - che l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, dia per scontate scelte nelle quali ad oggi non siamo stati coinvolti”. Una posizione molto precisa, che nei mesi successivi ha trovato riscontro negli atti e nelle dichiarazione di Gentile. Quest'ultimo, infatti, all’inaugurazione dei lavori per il raddoppio ha spiegato che il progetto è ancora in fase di definizione, sottolineando la massima disponibilità, a fronte della richiesta di Bellandi, di valutare altre soluzioni rispetto quella a raso.

Nulla, insomma, è ancora deciso. Nei prossimi giorni, Rfi presenterà i progetti richiesti, sulla base dei quali, come sostenuto più volte dall'amministrazione, sarà presa la decisione migliore insieme alla cittadinanza.