Il presidente del Coni nazionale, Giovanni Malagò,  fra i tanti e importanti impegni sostenuti, dalle Olimpiadi alle Coppe del Mondo, dai campionati Italiani alle diverse competizioni sportive nazionali e internazionali, non ha rinunciato anche quest’anno a organizzare il Trofeo Coni Italia, indicando  lo sport come il fulcro principale del gioco primitivo in tutta la sua essenza e con particolare riferimento  agli under 14. 

Questa edizione 2016, che segue quella ospitata nel 2014 da Caserta (Campania) e quella dell’anno successivo di Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia), ha coinvolto  ben 33 Federazioni con circa 3500 tra tecnici e atleti  provenienti da tutte le regioni italiane che, dopo un impegnativo percorso a livello locale, hanno dato vita a una miniolimpiade che conclude idealmente il percorso di questa estate olimpica iniziata il 5 agosto a Rio de Janeiro con l’apertura dei Giochi e proseguita con le Paralimpiadi.

Al Trofeo Coni 2016 erano presenti anche le rappresentative delle comunità Italiane all’estero di Canada e Svizzera che hanno preso  parte esclusivamente alle gare di atletica leggera. Molte le regioni d’Italia ammesse, per un totale di circa 3.000 atleti, tutti con la voglia di fare nuove esperienze, trovare nuovi amici e perché no, magari riuscire a vincere  anche una medaglia.

Uno degli elementi distintivi principali di questa lodevole iniziativa è stata la socializzazione. Infatti per l’occasione lo stesso Coni Nazionale ha dedicato ai giovani atleti e ai loro famigliari una nave da crociera, la Grimaldi Lines,  tutta per loro, per rinforzare  la sensazione di far parte di un gruppo e quindi andare a stimolare la collaborazione dedita  al raggiungimento di un obiettivo concordato, privilegiando di fatto  il gioco allo stato puro, proprio come piace ai ragazzi in questa fascia di età adolescenziale.

Consapevoli di essersi affacciati per la prima volta nel modo dell’agonismo di alto livello, hanno apprezzato molto il sano gusto della competizione, ed hanno  accettato  senza drammi i risultati conseguiti, in ugual misura le vittorie o le sconfitte, che in questo caso non potranno  altro che dare effetti benefici nella strutturazione del carattere e alla crescita completa della persona e dell’atleta.

Al Trofeo Coni, non poteva mancare la disciplina del Tiro a Segno, con le sue  10 Regioni, che si sono presentate alla finale di Cagliari dopo le gare Regionali in questa classifica: in pole position, la Puglia, seguiva  l’Emilia Romagna, la Campania, la Toscana (rappresentata solo da atleti del Tsn di Pescia), l’Umbria, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, la Calabria,  il Veneto e infine  l’Abruzzo.

La rappresentativa toscana era composta nel livello base (maschile e femminile 10-12 anni) di pistola da Elena Landi e Francesco Mei; in quello di carabina da Arianna Doveri e Paolo Parenti. Nel livello avanzato, che prevedeva quella dei più esperti tassativamente di 13 e 14 anni,  erano impegnati Viola Giorgetti e Niccolò Di Vita nella pistola e Cristina Pellegrini e Daniele Vannoni nella Carabina.

Questi  giovani atleti pesciatini presentatesi in quarta posizione hanno fatto il miracolo! Nelle quattro discipline sono saliti sempre sul podio e per tre volte consecutive la differenza da chi li ha preceduti era di un solo punto.

Uno stimolo a fare ancora più e meglio e, rosicchiando punti preziosi, alla fine la rappresentativa Toscana ha prevalso  (con punti 1.396) sull’ Emilia Romagna, seconda classificata con punti 1.373; terza la Campania con punti 1.371.

Il presidente del comitato regionale toscano ha accolto la rappresentativa Toscana con molto entusiasmo, consegnando, sia a loro che agli altri  tre accompagnatori Elisabeth, Jana e Gino, un diploma d’nore  per sancire questa grande vittoria.

Di Gino Perondi