La provincia di Pistoia è al secondo posto in Toscana per frodi legate al furto d'identità. Sono stato infatti ben 68 i casi denunciati solo nel primo semestre dell’anno. L'obiettivo del malfattore è, in questo caso, appropriarsi dell'identità di un'altra persona (ignara della vicenda) per perpetrare frodi creditizie utulizzando dati personali altrui e ottenere così crediti o acquistare beni illecitamente. In Italia il danno stimato con questo modus operandi è di circa 72 milioni di euro. Il valore medio delle frodi è di 5.529 euro (era 7.047 nel 2017).

In Toscana (all'8° posto di una classifica nazionale guidata dalla Campania) sono stati 601 i casi di frode creditizia registrati nel primo semestre 2018 contro i 497 casi dello stesso periodo del 2017. Il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato (anche per via del maggior numero di residenti) in provincia di Firenze, con 142 casi. Ma poi viene appunto il nostro territorio (al pari di quello di Arezzo), con 68 casi, davanti a Livorno e Lucca, con 66 casi.

 E il periodo natalizio è quello più foriero di questa tipologia di frodi, coi regali o le vacanze nel mirino dei malfattori. I frodati sono in prevalenza uomini (63,4%), mentre la fascia di età più colpita è quella compresa tra 41 e 50 anni (il 25,6% del total). Sono però gli over 60 ad aver fatto registrare l'incremento più consistente, +8,8%, rispetto al 1° semestre 2017. I beni più acquistati mediante un prestito ottenuto in modo fraudolento sono gli elettrodomestici.