La senatrice Barbara Masini (forza Italia) interviene sulla fase 2 per zoo e bioparchi. 

"Sono continui gli appelli di categorie snobbate dalla programmazione della cosiddetta fase 2. Abbiamo 450 esperti, task force, tavoli di lavoro e non si è ancora in grado di avere una visione complessiva del sistema Italia e delle reali necessità dei cittadini e dei lavoratori?

Per quanto fosse, ovviamente, necessario occuparsi in prima istanza della salute delle persone, dopo 60 giorni non è più possibile che tutte le altre necessità restino ancora senza risposte e fra queste necessità esiste anche la salute degli animali. Casi emblematici sono, ad esempio, le attività legate ai giardini zoologici, con entrate a zero ma con le spese che continuano a galoppare. Se infatti per alcuni comparti lo spegnimento dei macchinari è sufficiente per abbattere i costi di gestione, per i bioparchi e i giardini zoologici questo è praticamente impossibile.

Gli animali hanno bisogno di nutrimento e assistenza, le piante di cure e il verde di manutenzione. Il fatto che non abbiano visitatori non implica che il circuito si fermi. Non tenere conto di una realtà come quella dei parchi naturali, che oltretutto svolge una funzione non solo di carattere turistico ma anche di carattere culturale e didattico, è un segnale di ignoranza, imprudenza e insensibilità.

Lo zoo di Pistoia, per citarne uno su tutti, è un polo scientifico, culturale, didattico e turistico assieme e rappresenta un patrimonio importante dell’intera città e dell’intero territorio toscano. Motivo per cui, insieme ai miei colleghi toscani di Forza Italia, senatori Massimo Mallegni e Roberto Berardi, ho presentato un’interrogazioni per chiedere maggiori tutele per l’intero comparto; e rivolgo un appello a tutti i parlamentari di zona per marciare uniti in questa battaglia di tutela di un nostro bene così peculiare e prezioso. 

L’importanza della natura e della biodiversità è ormai ampiamente dimostrata, nulla vieta. in un tempo in cui il distanziamento sociale sembra che diventerà parte integrante della nostra vita per ancora un bel po’ di tempo che, ad esempio, i giardini zoologici vengano utilizzati anche per attività didattiche all’aperto in alternanza alle lezioni in aula. Ma come pensiamo di farlo se uccidiamo, nel senso letterale del termine, le loro risorse lavorative se non addirittura le creature che ci abitano? È estremamente urgente inserire tutto questo settore nelle misure economiche che saranno previste nel prossimo decreto e autorizzare la riapertura già per il prossimo 18 maggio specificando il protocollo di sicurezza da tenere. 

Bisognerà ipotizzare iniziative ad hoc nei prossimi provvedimenti che il Governo intende mettere in campo, se non verrà fatto interverremo con emendamenti specifici per ridare fiato al comparto, quali l’istituzione di un prestito a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati di lunga durata con garanzia dello Stato, credito di imposta sui canoni di locazione di immobili strumentali, abolizione del versamento Imu per l’anno 2020, istituzione di un “anno bianco” con riferimento all'anno fiscale 2020, proroga degli ammortizzatori sociali, istituzione di un “bonus turismo”, atti alla conservazione della liquidità necessaria all'esercizio delle attività.

Non è più tempo per il governo di scegliere di chi occuparsi e lo stucchevole slogan “nessuno resterà indietro” cominci per favore a prendere forma e sostanza in atti concreti".