Il consigliere comunale Oliviero Franceschi (Lega), presidente della commissione controllo linee programmatiche, scrive al sindaco.

"Nell'inutilità di fare azioni istituzionali, dopo la sua recente seconda condanna della Corte dei Conti, stante una schiera di consiglieri che in farfuglianti dichiarazioni affermano che tanto quelli non erano soldi pubblici, (falso, la Corte dei conti dei soldi privati non se ne interessa) come se l'incapacità o altro di gestire finanziariamente ciò che vi e dato di amministrare, non recasse danno maggiore, mi sono deciso a fare appello al suo senso di responsabilità, credendo di non sbagliare in merito.

Per mia colpa, non seguo i suoi estenuanti filmatini e nemmeno leggo le lunghe poesie di difesa che qualcuno scrive ma, se e vero che repetita iuvant, credo che dopo due sentenze della Corte (che i suoi consiglieri ritengono farfalline primaverili) per giunta sulle stesse tematiche, e come se si fosse gia giunti alla sentenza di secondo grado, e quindi alla certezza che nel suo modo di amministrare denari (sicuramente) pubblici, qualcosa non va. Nemmeno puo reggere la storiella che i fatti riguardano anni dove lei non era sindaco a Pescia, le date la smentiscono.

A riprova di queste tesi (sul fatto che lei non e un buon amministratore) vi sono ormai i numeri incontrovertibili sulla situazione del Comune che da 5 6 anni amministra con autorevolezza. Se Il commissario prefettizio, per chiudere il bilancio da lei lasciato ha dovuto ricorrere a dilazionare spese fisse del Comune, vuol dire che le sbandierate sanificazioni dell'ente, erano frottole. E siccome i debiti accumulati (che conosciamo) da lei almeno per quello che riguarda la Società della salute ammontano già a oltre 1,5 milioni di euro (dilazionati e ridilazionati ma, sono quasi la somma che la Corte dei Conti le imputa) visto che in 5 anni spenderemo 350mila euro per fare filmatini e mandare materiale propagandistico alla stampa, la politica di spending review, tanto declamata e in parte ottenuta solo grazie a pensionamenti a catena, senza pero avere ben chiaro quante e cosa facciano, le innumerevoli collaborazioni esterne, ormai padrone del nostro comune, sono l'inequivocabile prova della sua incapacità a ricoprire la carica di assessore al bilancio del nostro Comune.

Ritengo inoltre che la sua schiera di assessori, costruita ad hoc per avere l'assoluto controllo della situazione (paradossale il mutismo di vicesindaco e assessore Gliori a una semplice domanda politico amministrativa, non avevano delega per rispondere durante le prove di un consiglio comunale online) vi sia spazio per una vera e propria revisione dei nominati con l'inserimento di un assessore veramente preparato in materia e che regga il confronto con un sindaco troppo spendaccione per dare ai consiglieri tutti, la certezza di lavorare con l'obiettivo finale della buona amministrazione.

Per questo, appellandomi al suo buon senso (se ce ne) le chiedo di rimettere la delega di assessore al bilancio nelle mani di chi sa che sta facendo, sostituendo chi di quella giunta ne fa solo parte (ha l'imbarazzo della scelta) e davvero darci la sicurezza che le condanne che a ripetizione la Corte dei Conti le combina siano solo il risultato di amministrazioni passate e non di quelle attuali o future".