Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Domenica scorsa, oltre al ritorno al successo sul campo per Estra Pistoia nel campionato di Lba, si è celebrata una intensa giornata di relazioni e business anche al di fuori del parquet grazie al primo “Biancorosso day”.
Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.
Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.
Mooneygo Basket 2000 Senigallia - Acqua dell'Elba Nico Basket 64-72
Dopo due mesi e mezzo l’Estra Pistoia Basket torna finalmente alla vittoria nella 16° giornata di Lba 2024/25 al termine di un match vietato ai deboli di cuore in un PalaCarrara infuocato e dopo una partita che sembrava già indirizzata per gli ospiti nel primo tempo.
Secondo weekend del mese di gennaio e proseguono gli impegni, nei rispettivi campionati, per le squadre biancorosse fra gironi di ritorno che iniziano a entrare nel vivo oppure la seconda fase già dietro l’angolo.
Ad assistere agli allenamenti delle Pink Girls, infatti, c’erano il commissario tecnico della Nazionale femminile Under16 Giovanni Lucchesi e il dirigente responsabile delle attività femminili nazionali della Fip Roberto Brunamonti.
"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli
Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.
PESCIA - La Corte dei Conti ha condannato in secondo grado l’ex presidente toscano dell’Uncem (l’Unione dei comuni montani) Oreste Giurlani per il mancato versamento all’Inps degli oneri previdenziali e assistenziali – nel periodo tra il 2011 e il giugno 2016 – trattenuti sulle retribuzioni dei dipendenti dell’ente. Per questo - come ha scritto oggi l Tirreno - Giurlani dovrà risarcire all’Uncem un danno di 685.872 euro.
Oreste Giurlani, sospeso dalla carica di sindaco fino al prossimo 7 luglio, commenta la notizia del secondo grado della Corte dei Conti di Firenze.
“Avendo sempre avuto rispetto negli organi giudiziari e delle loro sentenze, mi limito a dire che mi pare che i presupposti di questo secondo grado tengano troppo conto del processo penale e poco delle prove che abbiamo presentato. Mi riferisco in particolare al Durc (che allego) fatto poche ore prima che lasciassi la carica di presidente Uncem.
Il documento ufficiale dell’Inps e dell’Inail , che viene utilizzato per valutare lo stato di salute e la correttezza amministrativa di ogni impresa o partita iva, è inequivocabile: afferma senza tema di smentita che Uncem, quando ho lasciato questo organismo, era perfettamente in regola con i versamenti dei contributi e degli adempimenti fiscali. Visto che quello che è successo dopo, ovviamente, non mi riguarda, nel terzo grado, al quale i miei avvocati stanno già lavorando, si dovrà essenzialmente valutare meglio questo elemento ed altre situazioni che a me sembrano molto evidenti.
C’è poi un aspetto politico-morale da quello che si legge, sulla sentenza. Emerge chiaramente che a fronte di qualche situazione poco chiara, riguardante la gestione amministrativa che io, in qualità di presidente, controllavo marginalmente essendoci persone delegate a farlo, il mio impegno è stato assoluto e mi sono dedicato al bene dei comuni che facevano parte di questa associazione.
Ho sempre lavorato per i cittadini, sia come presidente Uncem che come sindaco di Pescia, e questo compare in modo netto. Nessun vantaggio personale, a nessun titolo, ma tanto lavoro, ore e chilometri dedicati alla missione che stavo svolgendo.
Ho lavorato anche per conto della regione Toscana, impegnandomi al massimo, senza risparmiarmi mai, come i cittadini di Pescia ben sanno essere il mio modo di concepire il mio mandato amministrativo. Ammetto che per quanto riguarda l’Uncem, un organismo non del tutto strutturato e sostanzialmente privato, era forse necessario procedere con più calma e lentamente, ma tutto è stato fatto per aiutare gli amministratori e i cittadini. Non credo sia una colpa e spero che tutto questo, alla fine, troverà un giudice disposto a valutarlo senza pregiudizi e analizzando gli obiettivi cercati e centrati e il lavoro fatto per la collettività”.