Un nostro lettore scrive: "Sono un Vs. lettore che abita nella frazione di Veneri, sita nel Comune di Pescia (PT), al confine con la Provincia di Lucca, da quando è nato, oltre 50 anni fa.
Un luogo dimenticato dal mondo oggetto di un degrado senza fine, in un luogo di pochi chilometri quadrati, si concentrano interventi invasivi e scempi di diversa natura che non si ritrovano nella nostra provincia e forse in tanti altri luoghi d’Italia.
Si parte da un carcere mai aperto da quando realizzato, 34 anni fa, nel 1986, costato alla collettività 7 miliardi di vecchie lire.

Nell’area nord rispetto al carcere è presente un inceneritore anch’esso mai utilizzato (per fortuna), frutto di ulteriore spreco di denari pubblici.
Ancora più a nord, poco distante, è presente, lungo il torrente “Pescia di Collodi”, un depuratore attivo di reflui principalmente industriali (delle imprese cartarie della zona), ed in minor parte fognari, che dall’anno di entrata in funzione (1999), ha fruttato al Comune di Pescia (che ne è proprietario), quasi 6 milioni di euro di tariffa per il trattamento dei reflui in 20 anni (vedasi articolo pubblicato sul Vs. sito web in data 13/07/2019), senza che un solo centesimo sia arrivato alla frazione come compensazione di un impianto impattante che ha danneggiato la qualità della vita a molte persone e creato miasmi maleodoranti che periodicamente si sentono in tutta la frazione.

E’ presente anche una zona artigianale nell’area a sud della frazione, che ha creato disagi al paese con inquinamento, polveri e traffico dei molti camion che vi si recano, oltre a disagi nella viabilità, visto che il reticolo stradale ad essa afferente, di ridotte dimensioni (da terzo mondo anche ad oggi), non è stato mai ampliato a seguito della sua costituzione (avvenuta, preme ricordarlo, sventrando una collina, in una zona agricola).
Non ultima va evidenziata la devastazione urbanistica che la frazione ha subito, con diversi insediamenti abitativi realizzati, senza alcun criterio di distanziamento ed opere a verde di complemento e quelli pendenti (circa 400 appartamenti), confermati dall’attuale giunta nello strumento urbanistico del Piano Operativo, senza acquisire alcuna autorizzazione dai residenti in merito.

A completamento finale il problema del rischio idraulico nella zona “Al Grossi” al centro del paese (ridotto a dormitorio che sta esponenzialmente desertificandosi come attività economiche), che l’attuale amministrazione ha affermato risolverà con studi ...., che di solito nascondono, speriamo in questo caso di no, clientele e prebende (sarebbe forse più utile pulire le fosse presenti / farne di nuove, mettere grate stradali a maglie di idonea larghezza/ sostituire quelle presenti; interventi che non richiederebbero grandi spese a differenza degli studi che poi dovrebbero essere seguiti comunque da interventi .......).    

Dopo i tanti stupri che il territorio ha subito da classi politiche inqualificabili che si sono succedute nei decenni, che a tutto hanno pensato, meno che agli interessi dei residenti, oggi siamo venuti a conoscenza che nel triangolo cuore del degrado della frazione, ove sono presenti le prime tre opere indicate, accanto al carcere, è prevista la realizzazione di un’antenna di telefonica, sembra di 4G, di nota compagnia telefonica, senza che di ciò sia stato richiesto alcun parere alla popolazione residente, antenna non distante da diverse abitazioni della frazione.

Il sindaco che da 5 anni è in carica (in due diverse consiliature), che si presenta nella frazione soltanto per il Carnevale annuale, nel 2015, quando è stato avvistato nella frazione medesima per l’ultima volta da chi scrive, è venuto nel mese di maggio, per fare campagna elettorale per le regionali, ed aveva promesso 80.000 euro l’elemosina, il numero 80 a quei tempi andava di moda) come compensazione annua per la presenza del depuratore e la realizzazione di un asse ciclabile / pedonale lungo il torrente Pescia di Collodi.
Della compensazione e dell’opera predette ad oggi non vi è traccia dopo 5 anni.

In compenso la zona del torrente Pescia di Collodi, soprattutto nell’area prospicente al triangolo del degrado predetto, all’altezza del Tiro a Segno Nazionale, si presente con “foreste” arbustive e di canneti sui due argini (che vengono tagliate soltanto una volta l’anno a fine luglio, quando arrivano a tre / quattro metri e più di altezza).
Nell’area prospiciente al carcere (come da fotografie allegate) vi è un totale abbandono di materiali vegetali di taglio (quando raramente viene pulito intorno alla struttura carceraria), che permangono anche dall’anno passato; la stessa zona è ridotta a discarica di materiali vari in alcuni periodi dell’anno.
Con un articolo in pompa magna pubblicato sul Vs. sito web in data 21/07/2019 dall’organo d’informazione del Sindaco, veniva evidenziato il ripristino dell’area pertinente al carcere spostandovi i magazzini comunali ...... (splendida riqualificazione dell’area .........), al modico costo di 160.000 euro di denari pubblici (sembrano un po' tanti per pulire l’area e mettere alcuni lampioni, peraltro già presenti) e senza aver consultato prima la popolazione residente (è bene ricordare che il Sindaco è di minoranza, eletto cioè con circa 4.000 voti su oltre 16.000 cittadini aventi diritto al voto nel Comune di Pescia. Va precisato altresì che gli assessori, alcuni con fare supponente, non sono eletti dai cittadini, ma pagati dagli stessi e non di rado provenienti da fuori comune).

E si che di proposte (tutte disattese) per la frazione di Veneri le associazioni del territorio ne hanno fatte diverse con un documento (in allegato) protocollato in Comune di Pescia addirittura in data 26/04/2010, nel quale richiedevamo l’istituzione di una zona verde nell’area carceraria e di un impianto per la produzione di energie rinnovabili nella zona prospiciente, ove è presente l’inceneritore / essiccatore per ristorare sul costo dell’energia elettrica gli abitanti di zona per la presenza invasiva del depuratore.
Il Sindaco attuale ha ricevuto dallo scrivente detto documento in pdf anche tramite whats app in data 28/08/2018, ma nulla è cambiato da tale conoscenza a quasi due anni di distanza.

Interventi tranquillamente fattibili con le risorse che il Comune di Pescia ha percepito grazie al depuratore e che non sono state destinate neanche in minima parte alla frazione.      
Mentre l’amministrazione comunale si fa invece “paladina anti 5G” su tutti gli organi d’informazione, consente l’installazione (i lavori sembrano già avviati) del 4G (che potranno diventare 5G) su un territorio già degradato come quello venerese (è il classico cavallo di troia).
A decisioni già prese, il Sindaco, perché scoperti i lavori dagli abitanti della frazione, ha convocato una riunione (a parere di chi scrive come diversivo) con la popolazione che si è svolta ieri 20 agosto 2020 ...... in pieno periodo feriale / di vacanze dei cittadini (probabilmente per garantirsi la minor partecipazione dei residenti della frazione).
La riunione è stata la saga dei “faremo”, non menzionando un solo intervento utile alla frazione effettuato negli ultimi 5 anni da quando il sindaco presiede il comune, sia pur su due consiliature per le note vicende.

Il cosiddetto primo cittadino si è presentato con 30 minuti di ritardo all’incontro (nel frattempo un suo assessore aveva dovuto sconfessarlo sulla balla che aveva raccontato nell’ultimo consiglio comunale circa la revoca in autotutela da parte dell’amministrazione in merito all’installazione dell’antenna 4G a Veneri) ed alla fine del suo inutile comizio (ben pubblicizzato sulla sua pagina facebook), con la scusa di andare a bere un sorso d’acqua (non poteva portarsi la bottiglia dietro?), si è dileguato, andandosene via, senza neanche rispondere alle domande dei cittadini, facendo soltanto propaganda che prontamente pubblicizza sui suoi organi d’informazione.   
Dalla riunione è venuto fuori che l’antenna 4G si farà, che potrà diventare senza problemi 5G, che l’amministrazione comunale ha le mani legate (è sempre colpa di qualcun’altro) e che nella mirabile visione di riqualificazione dell’amministrazione comunale dell’area carcere / depuratore /inceneritore sarà ampliato (nell’area dell’inceneritore che dovrebbe essere smantellato) / ammodernato il depuratore (è una contraddizione in termini, perché viene ampliato se viene ammodernato e dovrebbe essere più efficiente a parità di superficie? Per ricevere più cacca / fanghi? Come accennato nella riunione.) e che la zona del carcere potrebbe essere adibita ad associazioni (chi verrà in zona a svolgere una qualunque attività facendosi friggere le cervella dall’antenna ora 4G domani 5G?).
L’installazione dell’antenna 4G sarà la morte finale della zona a qualsiasi intervento di privati per migliorarla (visto che il pubblico è latitante da decenni).

E’ un vero peccato che la frazione di Veneri, che contempla uno dei più bei paesaggi campestri della zona, soprattutto sul versante sud-ovest ai confini con i comuni di Capannori e Montecarlo, possiede uno dei campanili più belli ed imponenti della Valdinievole e forse della Toscana, oltre ad edifici storici / religiosi di pregio, possieda una classe politica di così bassa prospettiva e che persevera negli errori fatti da quelle precedenti, senza ascoltare gli abitanti residenti, prima di compiere delle scelte che ricadono esclusivamente su questi ultimi.      
Chiedo la Vs. massima pubblicità per questa la situazione di degrado assoluto, sotto ogni profilo, sopra rappresentata, che i cittadini veneresi non meritano".
 
Alessandro Pennino