Federalberghi Apam chiede al presidente della Regione Giani e al sindaco Baroncini una nuova stagione di ascolto e concertazione.

"Stiamo oggi assistendo a delle “baruffe chiozzotte” della politica locale che rischiano di “mettere in caciare” il futuro stesso delle Terme. Pur comprendendo le legittime richieste di tutto il mondo politico ci auspichiamo che sia individuata una sintesi responsabile, senza colori di rappresentanza, al fine di tutelare il bene ultimo che sono le Terme e, quindi, l'immagine stessa di Montecatini.

Pertanto, Federalberghi Apam richiede alla proprietà di rendersi conto che la situazione attuale è figlia delle loro scelte e che non c'è nessuno che si deve sentire deresponsabilizzato degli errori compiuti e dagli obblighi di responsabilità sociale, patrimoniale e aziendale.

Riteniamo, quindi, che la proprietà debba perseguire ogni possibilità di prospettiva futura in modo concertato con i rappresentanti sindacali delle categorie economiche, aprendo, immediatamente, un livello informativo che abbia il fine di creare in città quella voce comune in grado di attrarre interesse verso il bene delle Terme stesse.

Regione e Comune, che oltre a essere soci proprietari sono anche le nostre istituzioni di rappresentanza democratica, non possono sottrarsi dal realizzare una condivisione delle strategie aziendali, cittadine e urbanistiche con il sistema di rappresentanza delle forze sociali intermedie.

In particolare riteniamo indispensabile che il Comune, aprendo un tavolo politico tra le forze di maggioranza e di minoranza, sia promotore anche di una apertura verso il mondo produttivo turistico associativo in modo da creare quella condivisione di obiettivi che può rendere il nostro territorio attrattivo verso investimenti oggi, più che prima, indispensabili.

La proprietà, responsabilmente, ha, per la sua natura anche pubblica del bene comune che le acque termali rappresentano, l’obbligo di interloquire con eventuali investitori; ma, allo stesso tempo, di creare una condivisione partecipativa di quelle scelte che potrebbero impattare in modo determinante sul futuro stesso della città.

Federalberghi Apam pensa sempre che il bene delle acque termali debba essere tutelato dalla proprietà pubblica e che lo stesso Tettuccio, per il suo immenso valore culturale e storico, debba essere valorizzato e salvaguardato insieme alle strategie sanitarie che oggi sono nelle Terme Redi.

Vediamo, poi, indispensabile un prolungamento importante dei tempi dati dalla proprietà, visto anche le incertezze di questo periodo pandemico, per non incappare in una fase di liquidazione che potrebbe portare a una perdita di valore economico dei beni, a chiusure dei servizi erogati e a speculazioni di carattere immobiliare".

“Come sempre diciamo – precisa Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi Apm – noi albergatori ci auto consideriamo soci di secondo livello e chiediamo, quindi, al presidente Giani e al sindaco Baroncini, come rappresentanti della proprietà, di aprire una nuova stagione partecipativa, d’informarci e di considerare la nostra voce, perché, solamente con una visione condivisa, complessiva e univoca il patrimonio termale potrà recuperare il suo valore e la sua capacità attrattiva”.