Il riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori di Ansaldo-Breda esposti alle polveri di amianto per la sostituzione del tetto (avvenuta tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90) conosce finalmente un passaggio concreto e conlusivo. alcuni lavoratori hanno già ricevuto la pec che certifica il loro diritto al beneficio.
«Quasi non ci crediamo. É il primo raggio di luce in fondo a un tunnel lungo 7 anni. dopo la legge promulgata con Matteo Renzi al governo. abbiamo incontrato ostacoli che nemmeno immaginavamo. ma non abbiamo mai smesso di metterci la faccia, anche quando era bersaglio per tanti insulti e tanta diffidenza» – così massimo Baldi e Giovambattista grasso, di Italia Viva, principali patrocinatori politici dell’operazione. «è stato un grande lavoro di squadra,» – proseguono baldi e grasso – «che ha visto protagonisti anche tante amiche e tanti amici rimasti nel partito democratico, e chi come Roberto Bartoli è poi confluito in una lista civica. e soprattutto protagonisti  sono stati tanti lavoratori e tante forze sindacali, che hanno accettato di fidarsi della politica anche quando non era facile». baldi e grasso concludono con una dedica. «questo risultato è dedicato alla memoria di Giuseppe ‘Pino’ Grasso (fratello di Giovambattista), l’uomo che non ha mai smesso di credere in questa battaglia. gli dedichiamo il risultato ma anche un impegno per il futuro: un lavoro perché anche le forze dell’indotto, al momento escluse dai benefici per un vizio normativo, vedano riconosciuti i loro sacrosanti diritti».

Baldi e Grasso (Italia Viva)