Consigli di lettura di Valentina.
 
Buon sabato! Questa settimana ho avuto il piacere di leggere il libro "Il cortile" di Lunella Colzi, autrice toscana che vive a Fiesole, appassionata di lettura e di scrittura e vi ho trovato molti richiami al famoso "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello, che sicuramente conoscerete e avrete letto o studiato o almeno ne avrete sentito parlare.
 
Visto che sono curiosa, ho approfondito e ho scoperto che il 9 maggio 1921, quando questo dramma andò in scena al teatro Valle a Roma, fu accolto da un coro di proteste: pesanti grida di disapprovazione arrivarono dal pubblico. Una strana coincidenza: sono passati cento anni da pochi giorni, da quando questa rappresentazione ottenne un flop. Eppure pochi mesi dopo, era il 27 settembre dello stesso anno, al teatro Manzoni di Milano lo scenario fu completamente diverso: nacque un nuovo modo di fare teatro, quel "teatro nel teatro" con continui capovolgimenti di fronte tra finzione e realtà, con la volontà di abbattere la distanza tra attori e spettatori. Questo dramma teatrale é senza dubbio quello di maggior rilevanza, quello con il quale l'autore voleva mettere in scena la vita nuda che si cela sotto le maschere, piena di verità e amarezze, immaginando che così lo spettatore possa rispecchiarsi in esso e trarne spunto per migliorarsi (Pirandello volle definire il suo un teatro allo specchio).

Il teatro, come ogni forma d'arte, non è solo intrattenimento, ma va oltre l'apparenza, facendo riflettere gli spettatori sulla realtà, facendoli diventare essi stessi attori di una commedia che altro non è che la loro vita. Nel libro "Il cortile" – il modello letterario di Luigi Pirandello continua in modi differenti a ispirare gli autori di oggi – Elvira è una signora anziana che passa le sue giornate seduta sulla sua vecchia sedia di paglia, restando ad osservare un mondo – quello del cortile dove lei abita, protagonista assoluto della sua commedia, nelle case popolari di Sant'Ambrogio – che a volte non comprende o che giudica in maniera errata. Come in una messinscena, i personaggi prendono forma, vita, coraggio, mostrando a volte una maschera, altre il proprio volto fino a riverlarsi assumendo un senso e un valore diverso per chi legge.
 
Questo nostro incontro ci ricorda che Pirandello è stato l'anticipatore e l'iniziatore del teatro contemporaneo: intendeva il teatro come illusione della realtà che ognuno di noi si porta dentro, che desidera sia rappresentata così com'è. Vi aspetto martedì, non mancate!

di Maria Valentina Luccioli