Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Un decreto del vescovo emanato pochi giorni fa introduce alcune novità riguardo il comportamento da tenere nella parrocchie durante le attività pastorali.
«La cura per la salvezza delle anime – recita il documento firmato da monsignor Tardelli – non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi: anche in questo tempo di emergenza la Chiesa ha sempre continuato ad annunciare il Vangelo, celebrare i Sacramenti e aiutare i poveri adottando adeguati protocolli in grado di prevenire infezioni da Sars-CoV-2».
«Anche il Santo Padre – prosegue il vescovo – nel videomessaggio dello scorso 18 agosto, ha detto che “vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli”. A questo proposito si è espressa anche la presidenza della Conferenza episcopale italiana in una nota datata 8 settembre 2021: “La tematica è complessa e la nostra riflessione dovrà rimanere aperta. L’appello del Papa, tuttavia, interpella le coscienze di tutti e, soprattutto, di chi è impegnato nell’azione pastorale delle nostre comunità. Siamo, dunque, chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le comunità che ci sono affidate».
«La situazione sanitaria – si legge ancora nel decreto – gli strumenti a disposizione per combattere la pandemia sono in continua evoluzione. In questo momento i vaccini sono ritenuti dalle autorità competenti un mezzo importante per rallentare la diffusione della malattia e prevenire il Covid-19 almeno nelle forme più severe. Anche i test diagnostici appaiono più affidabili e più facilmente effettuabili e lo screening periodico si è rivelato un importante strumento di contrasto alla pandemia».
Se ai fedeli che partecipano alle celebrazioni liturgiche o che intendono fermarsi in chiesa per pregare non è richiesto il Green pass, quanti però, svolgono un servizio o un ministero pastorale sono invitati ad accogliere le seguenti disposizioni del vescovo.
I ministri ordinati (presbiteri, diaconi) possono visitare gli ammalati; tenere incontri di catechismo e prendere parte come operatori ad attività educative e didattiche gestite dalle Parrocchie solo se hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorità civili italiane oppure se sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-CoV-2, oppure se nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano i servizi sopra elencati effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici approvati dal Ministero della Salute.
Possono svolgere il servizio di accolito e di ministro straordinario della Comunione solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da SarsCoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio (Santa Messa, visita agli ammalati…) effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il Sars-CoV-2 approvati dal Ministero della Salute.
Possono svolgere i servizi di catechisti, educatori, insegnanti al doposcuola o alle scuole di italiano per stranieri gestite dalle parrocchie, operatori maggiorenni di attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio (incontro di catechesi; doposcuola; lezione di italiano) effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il Sars-CoV-2 approvati dal Ministero della Salute.
Possono svolgere il servizio di coristi e cantori solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio (prove oppure accompagnamento della liturgia) effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il SarsCoV-2 approvati dal Ministero della Salute.
Possono svolgere il servizio volontario nelle strutture di servizio della Caritas o nei Centri di ascolto, solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il Sars-CoV-2 approvati dal Ministero della Salute.
La visita ai fedeli in pericolo di morte in circostanze di urgenza, qualora non fosse possibile ottemperare a quanto stabilito, è comunque consentita.
Gli accoliti e i ministri straordinari della Comunione e i catechisti, gli educatori e gli altri operatori di attività educative e didattiche, i coristi e i cantori si impegneranno a rispettare le suddette disposizioni.