In riferimento a quanto denunciato una settimana fa, la Flc Cgil di Pistoia ribadisce la preoccupazione per la forte criticità che interessa gli organici dei docenti a cui si aggiunge quella degli educatori della scuola pistoiese.

"Ai 20 docenti in soprannumero, nei vari ordini e gradi di scuola, si aggiungono i 4 educatori del convitto annesso all’Itas Anzilotti di Pescia. Si diventa “soprannumerari” perché il posto di lavoro, stabilizzato in organico di diritto, viene cancellato eprobabilmente verrà inserito in organico di fatto, cioè il posto di lavoro da certo, diventa precario.

Quindi ancora una volta si va verso un anno scolastico caratterizzato nella provincia di Pistoia, dalle cattedre precarie e per assicurare l’istruzione agli studenti, dovremo ricorrere a centinaia di docenti supplenti annuali per tamponare l’emergenza.

Questo è il paradosso; al calo demografico corrisponde una diminuzione delle classi a cui corrisponde la diminuzione dei posti in organico di diritto e l’aumento di quelli in organico di fatto, cioè aumenta il precariato.

Tale paradosso è alimentato da una politica miope e non di lungo corsochesia tesa ad annullare gli effetti della contrazione demografica; come richiesto da anni dalla Flc Cgil, se invece di formare le classi numerose, cosiddette “classi-pollaio”, avessimo classi formate da 20/22 alunni, avremmo un miglioramento evidente del servizio-scuola con ilconseguente consolidamento degli organici del personale.

Inoltre, non si deve banalizzare la situazione di soprannumeroperchécomporta per il lavoratore, la perdita della certezza del posto di lavoro e attraverso il trasferimento “forzato” è vero che si ottiene il posto in altra scuola, o addirittura in quella dove si è soprannumerariqualora si formuli la domanda di trasferimento “condizionata” e si riformi il posto ora sparito, e per gli studenti l’interruzione della continuità, con l’evidente peggioramento del servizio".