Daniele Matteini, presidente Confindustria Toscana Nord, interviene sulle parole del vescovo Filippini sulla crisi economica.

"Assolutamente condivisibili, anche per l'autorità morale di chi le esprime, le preoccupazioni del vescovo di Pescia per la crisi economica che attanaglia la Valdinievole; alle difficoltà preesistenti che hanno colpito quella parte della nostra provincia, addirittura prima della crisi pandemica, si aggiungono ora gli effetti della crisi politica  internazionale. E' un panorama inquietante, cui  non siamo abituati e che pervade in maniera massiccia la nostra economia. 

Condivisa l'analisi, siamo dalla parte di monsignor Filippini laddove indica una possibile via di uscita da questa situazione; che è costituita dall'intraprendere uno sviluppo sostenibile, rispettoso degli uomini e dell'ambiente.

La sostenibilità aziendale è una scelta che molte delle nostre imprese manifatturiere hanno compiuto e stanno compiendo, anche con importanti sforzi organizzativi, economici, di posizionamento sui mercati; recenti dati dimostrano che questa scelta, per quanto impegnativa, paghi in termini di crescita oltre che di benessere collettivo. Non neghiamo che ci siano situazioni complicate, ma sottolineiamo gli sforzi di tanti colleghi per innovare e crescere insieme alle proprie aziende e ai lavoratori.

Più difficile impegnare un intero territorio su questo medesimo percorso, come dovrebbe fare Montecatini: l'appello è a tutti, amministratori, imprenditori, comuni cittadini a credere nella propria bellezza, e a compiere azioni concrete per conservarla e renderle smalto. Non si parte dal nulla, la città gode appunto una lunga tradizione di professionalità, storia, arte, ambiente che è riconosciuta spesso più fuori da qui che in patria. Il riconoscimento Unesco attesta che il patrimonio esiste ed è una leva su cui fare forza. 

Occorrerà fantasia, originalità e innovazione per mettere a sistema l'intero sistema turistico termale secondo dettami che lo rendano più appetibile di come è adesso: gli imprenditori ci sono, la città lo stesso. Chiediamo oggi alla politica di assolvere al proprio ruolo, governando la crisi di un territorio e il suo percorso verso il rilancio".