Com. stampa Cisl scuola: "E’ ancora di grande attualità la questione riguardante il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche che sta interessando il territorio della Provincia di Pistoia e in particolare la Valdinievole, zona sulla quale insistono alcuni istituti che saranno o che potrebbero essere interessati da quanto stabilito dalla Legge 197/2022. Ci riferiamo agli Istituti Comprensivi di Larciano e Lamporecchio; Buggiano, Ponte Buggianese e Chiesina; Istituto Tecnico Agrario “D. Anzilotti” di Pescia.

ISL Scuola Toscana Nord ha seguito questa vicenda con molta attenzione attraverso Roberto Malzone, reggente dell’Organizzazione territoriale e Segretario regionale e Gian Michele Mostardini, esponente pistoiese nel Consiglio Generale. Il nostro Sindacato, profondamente radicato sul territorio, sa bene che il dimensionamento porta con se problematiche che non sono compensate con i risparmi prefissati, che sono il vero obiettivo di quanto stabilito dalla norma.

Infatti, questo tipo di riorganizzazione, ricadrà direttamente su famiglie, studenti, personale della scuola, rischiando di compromettere seriamente la qualità dei servizi erogati normalmente dalle istituzioni scolastiche. Salta con evidenza all’attenzione di tutti la creazione di un “super” Istituto comprensivo tra i Comuni di Ponte Buggianese-Chiesina Uzzanese e Buggiano: una realtà di difficilissima gestione sia per la distanza tra i vari e numerosi plessi che per la scarsa considerazione del fatto che il futuro Dirigente Scolastico si troverà a relazionarsi con tre Amministrazioni comunali per l’erogazione dei numerosi servizi necessari a far funzionare le scuole.

Ci chiediamo come potrà essere garantita una omogenea offerta formativa su un territorio così vasto e composito, riferibile a realtà territoriali relativamente vicine ma allo stesso tempo diverse per storia, approcci e Istituzioni amministrative locali. Sarebbe stato meglio, nelle more del soddisfacimento della Legge, optare per una soluzione più razionale, raggiungibile e gestibile.

Preoccupante è quanto potrebbe accadere all’Istituto Tecnico Agrario “D. Anzilotti” di Pescia, eccellenza territoriale ma non solo, con una specificità che rende del tutto irrazionale la “fusione” con qualsiasi altra Istituzione scolastica. Anche in questo caso la “diluizione” della realtà dell’agrario in un altro contesto scolastico ne decreterà l’impossibilità gestionale, considerando la sussistenza dell’azienda agraria, di profili professionali particolari, del Convitto e della specificità formativa.

Tutte questioni che se non vengono prese in considerazione difficilmente si può ipotizzare una qualsiasi decisione che vada nell’ottica della tutela degli Istituti, degli studenti e dei lavoratori. Appare più agevole il dimensionamento dei Comprensivi di Larciano e Lamporecchio, senza trascurare che anche in questo caso l’unione “spersonalizza” due Istituzioni che hanno servito e servono la specificità di altrettanti territori. Avremmo preferito di gran lunga essere coinvolti in una fase preventiva di riflessione, analisi e individuazione di percorsi maggiormente rispondenti alle esigenze degli utenti e dei lavoratori, per scongiurare ciò che inevitabilmente si riverserà sugli utenti finali e sui lavoratori della scuola.

CISL Scuola Toscana Nord si rende comunque disponibile per qualsiasi livello di dialogo, nella consapevolezza che prima di ogni decisione finale sia fondamentale fare i conti con le eventuali sofferenze del territorio per un dimensionamento fatto a freddo, distante dalle esigenze della Scuola di oggi".