Durante il primo semestre 2013 personale del Corpo Forestale dello Stato comando stazione di Pistoia, nell’ambito di servizi di controllo nelle aree boscate dove sono in corso tagli boschivi hanno eseguito accertamenti nel territorio boschivo della provincia mirato al contrasto sull’impiego di cittadini extracomunitari e sul lavoro nero. I controlli hanno inoltre riguardato anche aziende ortovivaistiche del territorio Pistoiese dove viene impiegata manodopera.

Sono stati espletati diversi controlli nei confronti di svariate ditte  le quali avevano in corso utilizzazioni boschive nel nostro territorio. Sono scaturite violazioni di natura amministrativa in quanto sei imprese stavano lavorando con un totale di tredici soggetti non regolarmente assunti e quindi non assicurati evadendo  anche la contribuzione previdenziale presso l’Inps.

Le sanzioni contestate ammontano ad oltre € 65.000 oltre l’obbligo per le ditte in questione di regolarizzare la posizione assicurativa presso l’Inps e la direzione provinciale del lavoro di Pistoia delle persone trovate a lavorare non in regola. Altro provvedimento è stato il fermo amministrativo di quattro cantieri compreso i mezzi utilizzati (trattori ecc.), fino al pagamento delle sanzioni comminate.

I controlli eseguiti presso alcune aziende vivaistiche hanno portato alla scoperta dell’impiego di due lavoratori non regolarmente assunti e non assicurati con evasione contributiva presso l’Inps, anche in questi casi sono state contestate sanzioni per un importo di € 13.000 e l’obbligo di regolarizzare i lavoratori presso la Dtl e l'Inps.

L’aspetto penale con informative all’autorità giudiziaria ha riguardato: 1) violazione  al R.D. 523/1904 (T. Unico opere idrauliche). D. Lgs 42/’2004 (vincolo paesaggistico); art. 734 C.P. (deturpamento di bellezze naturali)  in quanto in un cantiere erano in corso dei lavori di alterazione argine e interno dell’alveo con movimenti terra di un corso d’acqua pubblico senza le dovute autorizzazioni; 2) violazione all’art. 22 c. 12 del D.Lvo 286/98 per impiego sul lavoro di persone sprovviste di permesso di soggiorno che sanziona con la pena della reclusione da 3 mesi a 3 anni e la multa di € 5000 per ogni lavoratore al nero.

Inoltre sono state contestate anche sanzioni amministrative per violazioni alla legge forestale per taglio di piante non regolare. Gli importi contestati ammontano a € 18.000.

Le persone trovate a lavoro nei cantieri e nei vivai sono state tutte identificate, risultando di nazionalità albanese, rumena e italiana. In conseguenza dei controlli eseguiti sono state fatte le relative segnalazioni alla Dtl e Inps per i provvedimenti di competenza.

L’intervento del Corpo Forestale ha potuto impedire la prosecuzione di queste violazioni ai danni dell’ambiente, delle ditte che lavorano in modo regolare e di conseguenza dei cittadini.